"We Live in Time - Tutto il tempo che abbiamo" dal 6 febbraio al cinema

“We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo” dal 6 febbraio al cinema

 

"We Live in Time - Tutto il tempo che abbiamo" dal 6 febbraio al cinema

Si incontrano in un ospedale. Lui è Tobias Durand, lavora per la fabbrica di cereali Weetabix e si trova in strada di sera in accappatoio alla ricerca di una penna per firmare le carte del divorzio.

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Lei è Almut Brühl, un ex-pattinatrice ora chef in ascesa che l’ha investito. Tra loro nasce una forte attrazione e dopo poco vanno a vivere insieme. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi, momenti di grande felicità culminati con la nascita della figlia ad altri tragici quando Almut scopre di avere un cancro e deve scegliere un trattamento che può allungarle la vita ma farla soffrire di più oppure sfruttare al meglio il tempo che le rimane.

Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festivale poi nella sezione Grand Public della Festa del cinema di Roma, “We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo” di John Crowley – in sala dal 6 febbraio – è il film perfetto per celebrare l’amore romantico e la sua capacità di plasmare il tempo e la vita delle persone. Tutto nasce per caso oppure no.

"We Live in Time - Tutto il tempo che abbiamo" dal 6 febbraio al cinema

Una matita che si spezza, un’auto incastrata tra altre due, date di momenti importanti che finiscono per coincidere. La pellicola cinematografica non è solo un melodramma sulla malattia, o almeno non soltanto. I protagonisti Florence Pugh e Andrew Garfield.

« C’erano certe cose che accadevano semplicemente perché erano così commoventi e il regista arrivava e diceva: ‘No, no, no, Florence, non puoi piangere adesso‘. E io: ‘Ma perché no? È così toccante!’.

E lui: ‘No, tu sei il pilastro della famiglia. Questa è una cosa che capita a lui, ma non a te. Così quando il tuo personaggio crollerà per davvero, la speranza è che faccia molto male – ha dichiarato l’attrice -.

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Quanto più diventavamo intimi e ci legavamo come attori, tanto più risultava difficile staccarsi da quelle scene. Ci siamo concessi del tempo per ‘elaborare il lutto’ e per salutare i nostri personaggi. Ma è stato sempre più difficile finire quegli ultimi giorni».

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Giulia Farneti
Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.