JULIA MESSINA su Rai1 in “Belcanto”: «La mia Vera è una donna che si è fatta da sola»

Maria e le sue figlie, Antonia e Carolina, intraprendono un viaggio alla volta di Milano per inseguire il sogno del canto. Le tre donne si lasciano alle spalle un marito e padre violento per andare incontro al mondo dell’Opera di metà ‘800.
Saranno costrette a mettersi in gioco, lottando per la loro libertà contro il destino, tra inganni, passioni e tradimenti.
Coprodotta Rai Fiction – Lucky Red con Umedia in collaborazione con Ufunds per la regia di Carmine Elia, BELCANTO è la nuova serie tv che sta appassionando gran parte del pubblico italiano.
Nel cast troviamo anche JULIA MESSINA, attrice di madrelingua inglese da parte di madre che ha partecipato a serie anche molto importanti come “The Crown”e “Those about to die” diretta da Roland Emmerich.
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Julia, cosa ti ha portato a dire sì a “Belcanto”?
Era un ottimo progetto Rai e avevo il desiderio di confrontarmi con un prodotto italiano. Il mio personaggio era piuttosto interessante.
Qual è il tuo rapporto con la lirica?
E’ un mondo che vorrei esplorare di più, spero presto di poter andare a vedere un’opera a teatro. A undici anni, ho iniziato a prendere lezioni di canto lirico che poi ho abbandonato per il canto moderno.
Tu sei Vera. Come la descriveresti? Lei e Maria: cosa le lega?
E’ risoluta, composta e determinata. E’ una donna che conosce Maria da tempo, anche gran parte dei suoi segreti. Sono amiche di vecchia data e tra loro c’è molta lealtà, fiducia e intimità. L’una è il punto di riferimento dell’altra.
Qual è il suo rapporto con la moda?
E’ una donna che si è fatta da sola; se prima era lei al servizio di altri, ora è titolare del negozio. C’è una grande passione di fondo con la sua creatività.
Qual è, secondo te, la forza di questa fiction?
Credo che sia una serie tv che possa abbracciare il pubblico di tutte le età per gli argomenti trattati. Credo anche che ci sia molta ammirazione per Vittoria che è tornata a cimentarsi in una fiction in costume dopo tanto tempo.
Ti abbiamo visto in diverse serie tv straniere. Ci sono differenze con quelle italiane?
Quelle straniere hanno un budget diverso rispetto a quello italiano. Le tempistiche sono molto più dilatate. Per il resto, i contenuti e il modo di raccontare sono piuttosto simili.
Hai avuto un ruolo molto interessante in “Fino Alla fine” , l’ultimo film di Gabriele Muccino. Cosa ti ha lasciato?
Il piacere di lavorare con un regista che stimo molto e che spero presto di poterci lavorare nuovamente. E’ stato bello lavorare in doppia lingua!
Perché hai scelto di fare l’attrice e cosa vuol dire esserlo per te?
Era una vocazione, mi ha rincorsa e conquistata, si è poi concretizzata entrando in un’accademia. Ho avuto la fortuna di portare la mia passione nella quotidianità con la consapevolezza iniziale di lasciarmi scoraggiare nei momenti in cui il lavoro non era dei migliori.
Nuovi progetti?
Uscirà su Sky la serie tv IRIS di Sarah O’Gorman e al cinema SOLO MIO di Charles e Daniel Kinname.