SARA CARDINALETTI in “Un professore 2”: «Spero che arrivi la forza e il coraggio di cambiare»
Alessandro Gassmann torna sui banchi di scuola, o meglio in cattedra, per la fiction “Un professore 2” dal 23 novembre su Rai1 per sei serate consecutive.
Il suo insegnante di filosofia, Dante, sarà nuovamente alle prese con i problemi della crescita del figlio Simone mentre convive nella sua villa la collega Anita e il figlio Manuel.
A casa torna però la ex di Dante, Floriana che si trovava a Glasgow e sarà destinata a cambiare gli equilibri domestici (e non solo).
Il liceo Leonardo Da Vinci avrà nuovi alunni e graditissimi ritorni.
Tra le conferme troviamo Sara Cardinaletti nel ruolo di Marina, la professoressa di Matematica. Ne abbiamo parlato con lei.
***
Sara, cosa ti ha portato a dire ancora una volta sì?
L’amore per questa serie tv, per come è scritta, per come è stata ed è interpretata da tutti, per il mio ruolo diverso rispetto a quelli interpretati finora. Sono innamorata di Marina.
Questa fiction è uno specchio sulla società di oggi; ci riguarda tutti come insegnanti, come genitori, come alunni e come figli. Dante porta una visione più empatica nel ruolo di insegnante. Se riusciamo a metterci nei panni degli altri, con assenza di giudizio, allora possiamo davvero, aiutare l’altro nel suo percorso di essere umano.
Sei Marina, la docente di matematica. Come l’avevamo lasciata?
Apparentemente convinta di sposarsi. Aveva messo da parte questo suo debole nei confronti di Dante, rassegnandosi all’idea di essere solamente una brava e distaccata collega. Chissà se è veramente così?!
Come la ritroviamo?
La ritroviamo con una luce diversa, a partire dal suo look, meno “rigido” rispetto lo scorso anno. Ora è più consapevole di ciò che vuole in campo sentimentale, ma allo stesso tempo ha quella leggerezza di chi ha fatto le sue scelte durante le vacanze estive ed è pronta a lasciarsi andare al flusso della vita.
Come la descriveresti come donna? Per lei, l’amore e l’insegnamento cosa rappresentano?
Marina è una donna non completamente consapevole del suo fascino in qualche modo. Ha un’insicurezza nella sua sfera personale che a tratti la rende anche buffa e impacciata. L’amore è per lei ancora un taboo.
Ha avuto sempre e solo Lino nella sua vita e, scivolando nell’attrazione che aveva con Dante, il suo mondo di certezze e convinzioni è crollato. Ha dedicato molto allo studio e alla realizzazione della sfera professionale.
È tutto ciò che l’ha radicata a terra. L’unica sua certezza, oggi, è l’amore per la matematica e l’insegnamento. È una brava insegnante, empatica e pronta all’ascolto, cercando di spronare i suoi alunni a migliorare.
Sì metterà in gioco quest’anno, creando un rapporto più protettivo nei confronti di un’alunna in particolare. La vedremo essere una spalla per Dante nel risolvere questioni personali di alcuni ragazzi.
Sicuramente Dante ha portato un nuova chiave di insegnamento, nella scuola molto più efficace, direi. I ruoli restano sempre quelli : insegnante e alunno, ma con molta più empatia nel mezzo.
L’insegnamento per lei è trasmettere tutto il suo sapere e tutta la sua passione per la materia in cui è specializzata. Anni e anni di notti insonni sui libri.
Quest’anno dietro la macchina da presa non troviamo più Alessandro D’Alatri. Cosa ha lasciatoa voi attori e a questa serie tv?
Che dire.. È stata una luce importante nel mio percorso come essere umano e come attrice. A noi attori (credo di parlare a nome di tutti) ha lasciato una forte passione per questo mestiere.
Per quanto riguarda la serie tv è merito suo se siamo qui. Ricordo di come rideva a crepapelle dietro al monitor, durante le mie scene con Alessandro Gassman. Era sempre di buon umore. Un grande direttore d’orchestra (come lo definisco io) e un’anima speciale.
Al suo posto troviamo Alessandro Casale, qual è stata la sua impronta per questa fiction?
Alessandro Casale è altrettanto una bravissimo regista, attento e pronto all’ascolto. Non lascia nulla al caso. Se una cosa non lo convince, viene e te lo dice. Lo apprezzo moltissimo perché ho imparato a migliorarmi ancora di più.
Credo non sia stato semplicissimo per lui prendere in mano il tutto, ma con grande professionalità e umanità è riuscito a entrare presto nel cuore di ognuno di noi e a dirigerci al meglio.
Cosa speri arrivi di “Un professore 2”?
Spero che soprattutto ai ragazzi che la vedranno arrivi la forza e il coraggio di cambiare, di poter migliorare, di non mollare al primo ostacolo.
Mi piacerebbe che si riconoscessero nei piccoli e grandi problemi che solitamente colpiscono gli adolescenti, a non sentirsi soli e diversi. È un’età difficile e molto intensa e va affrontata con molta delicatezza, in ogni sua sfaccettatura. È una serie tv che fa riflettere molto.
Nuovi progetti?
Per ora nulla di certo. È il gioco instabile di questo meraviglioso mestiere. Mi lascio trasportare, come la mia amata Marina, dal flusso della vita.