Rana e Marti trovano lavoro come dog sitter per un’anziana signora che ha bisogno di qualcuno che si prenda cura, nel weekend, del suo bulldog francese Ugo. Mentre Marti è al parco con il cane, uno strano veterinario, il dottor Mopsi, le si avvicina proponendole un affare: far accoppiare Ugo con la sua cagnolina della stessa razza. Dopo un iniziale tentennamento, le ragazze accettano, ma forse, si renderanno presto conto, non è stata una buona idea. Questo è quello che accade ne “Il colpo del cane” di Fulvio Risuleo, già al cinema dal 19 settembre. Ne abbiamo parlato con la protagonista del film Daphne Scoccia, la giovane interprete che si è fatta conoscere al grande pubblico con “Fiore”, che le è valso la candidatura al David di Donatello per la migliore attrice protagonista nel 2017 .
Commedia, dramma, mistero, azione: Daphne, cos’è per te, “Il Colpo Del Cane”?
“E’ un’esperienza cinematografica molto particolare che sono contenta di aver accettato; mi ha portato qualcosa di nuovo. Il regista è una mente meravigliosa”.
Vesti i panni di Marti, come ce la descriveresti?
“E’ una ragazza che, come tante, vive sulla sua pelle la precarietà. Decide infatti di fare la dogsitter ma per lei è una sopravvivenza, vorrebbe qualcosa di più per se stessa”.
Questo è un film sui punti di vista e di come la realtà cambi a seconda dell’angolo da cui la guardiamo. Marti come la vede?
“E’ una ragazza solo apparentemente ingenua, prende la vita con leggerezza. E’ molto sensibile e osserva la realtà che la circonda con lo stupore degli occhi di una bambina”.
Marti e Rana sono una coppia omosessuale molto affiatata. Questa tematica come viene vista per te ai giorni nostri?
“Siamo probabilmente non così avanti come pensiamo perché di fatto le due protagonista del film sono semplicemente due ragazze che si amano. Questa normalità dovrebbe essere vista da chiunque”.
A volte si paragona l’uomo alla bestialità dell’animale. A volte invece diciamo che “gli animali sono meglio delle persone”. Tu cosa pensi?
“Gli animali non cambiano, sono così come li vediamo ma sono meglio di alcuni esseri umani che dimostrano di non usare al meglio il proprio intelletto”.