Sorriso solare e contagioso, lunghi capelli neri che le incorniciano il viso, un carattere super determinato e una bellezza mozzafiato: questo e molto altro è Tania Bambaci, classe 1990 e originaria di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Fin dalla tenera età ha sempre avuto grande interesse per il mondo dell’arte: da Miss Italia è arrivata ad approdare nel piccolo schermo in “Squadra antimafia – Il ritorno del boss”. Ora la vedremo in ben due progetti, ovvero “Picciridda” di Paolo Licata – tratto dal romanzo di Catena Fiorello – e “White Winter”. Ne abbiamo parlato con lei.
Tania, ti vedremo nel progetto “Picciridda” di Paolo Licata. Perché hai detto sì a questo progetto?
“Abbiamo finito di girare a novembre. E’ un film che, secondo me, vale moltissimo e nel quale abbiamo creduto tutti. E’ una storia di violenza ma anche di coraggio”.
Ci racconteresti un po’ del tuo personaggio?
“E’ molto distante da me. Mi hanno invecchiata molto e anche imbruttita. Vesto i panni della madre della bambina protagonista. Interpreto una donna fragile e forte al tempo stesso perché vive il dramma di andare alla ricerca di un futuro migliore per i propri figli. Nella vita non sono mamma ma questa sul set è stata una bellissima esperienza anche perché ho conosciuto Lucia Sardo. Ho sempre sperato di lavorare con lei”.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Catena Fiorello. Qual è la forza del libro, secondo te?
“E’ Catena stessa, ovvero una scrittrice che riesce ad entrare nel pensiero delle persone. Ha visto il film e ne è rimasta soddisfatta”.
Avete girato a Favignana e tu sei una vera siciliana, ma cosa rappresenta per te questa terra?
“Tutto. E’ il mio punto di ritorno fisso. Lì c’è tutta la mai famiglia. Dopo due mesi di lontananza, sento il bisogno di tornare a casa”.
Cosa porti con te della tua terra quando sei in giro per l’Italia?
“Le foto dei miei cari sono sempre con me, esattamente come alcuni video che giriamo quando siamo insieme”.
Sei un’attrice, ma per te cosa vuol dire esserlo?
“E’ qualcosa di molto importante per me, vorrei vivere solo di questo per tutta la vita. E’ un mestiere dalle forti responsabilità ma è anche una fortuna farlo”.
Hai partecipato anche a Miss Italia, qual è il tuo rapporto con la bellezza?
“Posso dirti che di Miss Italia non mi è rimasto molto purtroppo. Al contrario di Miss Mondo Italia che mi ha fatto conoscere persone straordinarie con le quali sono ancora in contatto. Per Miss Mondo Italia ero un po’ meno insicura e molto più consapevole di quello che stavo vivendo”.
Hai partecipato anche a “White Winter”, perché partecipare a un progetto che affronta un tema così delicato come quello dell’omosessualità?
“E’ stato un ruolo davvero molto bello. Martina è una ragazza come tante, viene da una storia finita male e decide di andare a Sarajevo in vacanza da un amico. Ho detto sì a questo progetto anche per il messaggio che porta, ovvero che l’amore quando arriva arriva e bisogna lasciarsi travolgere”.