La stiamo vedendo tutti i giovedì sera su Raiuno nella quinta stagione di “Che Dio ci aiuti” nel ruolo della stravagante Suor Angela, ma Elena Sofia Ricci non è solo questo. E’ una straordinaria attrice di commedie brillanti e di film drammatici che le sono valsi premi e riconoscimenti molto importanti. La sua carriera si divide tra cinema, televisione e anche tanto teatro. Ne abbiamo parlato proprio con lei.
Dal 10 gennaio è tornata la tanto e attesa fiction “Che Dio ci aiuti”, con la quinta serie. Quali sono le novità di questa stagione?
“Questa stagione sarà caratterizzata da una grande suspance, un po’ per tutti i personaggi, soprattutto per i nuovi arrivati ma, da un certo punto in avanti, anche per Suor Angela che subirà un terremoto interiore”.
Come si è evoluto il personaggio di Suor Angela nel corso della serie? Agli inizi era una suora detective, per poi defilarsi in quello di una suora protettiva e umana a tutti gli effetti.
“Si, ci siamo accorti durante la prima stagione televisiva che il personaggio di Suor Angela sicuramente sarebbe stato più a fuoco e più adatto ad occuparsi di temi sociali. In effetti i risultati avuti nel corso delle serate, ci hanno dato ragione. Suor Angela è sicuramente una suora protettiva e umana ma anche una scorretta e machiavellica peccatrice, insomma. E’ per questo la sentiamo molto vicino”.
Chi è Elena Sofia Ricci oggi?
“E’ una donna in costante evoluzione, perennemente in viaggio, piena di passioni e interessi. E’ una persona che ha imparato molto dal percorso che ha voluto intraprendere, un percorso che ancora non è concluso. E’ una donna che continua a giocare su più tavoli la partita della vita nel modo migliore possibile”.
Quand’eri molto giovane hai lasciato la tua Firenze per andare a Roma. Quando è nata la passione per la recitazione?
“Me ne sono andata dalla mia amata Firenze a 7 anni. Abitavo nelle colline e ricordo le lunghe giornate passate con mia nonna, i miei cugini e la mia amica del cuore che, nonostante siano passati molti anni, è sempre rimasta tale. Posso dirti che la passione per l’esibizione è sempre stata parte di me. Prima la danza, poi la musica e infine la recitazione”.
Hai avuto grande successo di critica e di pubblico nel recente film di Paolo Sorrentino “Loro” in cui interpretavi Veronica Lario. Che ricordi hai di questa esperienza?
“Ringrazio innanzitutto pubblico e critica per la stima dimostratami. È stata un’occasione importante quella di interpretare una donna che ha brillato per assenza, pur imponendosi con la sua grande personalità discreta. E’ stata una sfida difficile con un grande senso di responsabilità che ho fatto però con amore e per questo ringrazio Paolo Sorrenrino che mi ha dato quest’opportunità. Paolo è un grande regista ed è un uomo di grande sensibilità, sa esattamente quello che vuole e tu devi essere molto veloce a capirlo. Lavorare con lui è stato come ballare il tango, mi sono fatta guidare”.
Tantissimi i ruoli in cui ti abbiamo vista. Nel piccolo schermo, per esempio, hai prestato il tuo volto interpretando Francesca Morvillo, moglie del giudice Falcone. Quella che esperienza è stata?
“E’ un ruolo che porto nel cuore! Ho sentito un forte senso di responsabilità nei riguardi di una donna così vicina a tutti noi ma così grande, morta per l’amore nei confronti del suo compagno di vita e per l’ideale di giustizia che li univa. E’ stata un’unica grande emozione, ho anche difficoltà nel parlarne soprattutto per il fatto che è stato un personaggio molto più grande di me. La più grande soddisfazione che ho avuto è stata quando ho saputo che il fratello di Francesca era rimasto contento”.
Alcuni anni fa hai recitato nella fiction in costume “Orgoglio”. Qual è il ricordo personale?
“Tanti sono i ricordi legati a quella fiction, forse il più bello che porto nel cuore è quello di aver girato tutta la seconda serie in attesa di mia figlia Maria”.
Nel 2007 hai preso parte al film tv di Raiuno “Tutti i rumori del mondo” con Stefano Accorsi in cui interpretavi il ruolo di una madre alle prese con un figlio sordomuto. È una tematica di cui non si parla mai abbastanza. Da madre e attrice quale consiglio senti di dare a chi sta affrontando una battaglia simile?
“Non ho gli strumenti per dare io dei consigli a chi sta vivendo e affrontando una tale battaglia. Direi che per me può parlare il film che è tratto da una storia vera”.
Quali sono i suoi progetti futuri per il nuovo anno?
“Non posso rispondere ancora, sono molto scaramantica”.