Da giovedì 13 è arrivato su Youtube “Murales”, promosso da Fenix Entertainment, il primo singolo di Edoardo Galletti, il cui nome d’arte è Edo, un giovane cantautore romano che sta tentando di far decollare il suo sogno. Ne abbiamo parlato proprio con lui.

– Troviamo online il tuo “Murales”. Come nata l’idea di questo singolo?

“L’idea di questo singolo nasce da un sogno che ho fatto circa un anno fa, un sogno che mi ha fatto rivivere il primo amore. La mattina seguente mi sono seduto davanti al pianoforte e ho scritto questa canzone. E’ stato davvero facile, sembrava una cosa normale e logica. La notte porta consiglio no? A me ha consigliato di scrivere questa canzone”.

– Perchè hai deciso di chiamarlo proprio così?

“Parla di questo murales fatto sotto casa della mia lei; sta a rappresentare una forma di amore giovanile ma allo stesso tempo sfrenato che va oltre ogni tipo di regola”.

– Com’è nata la tua passione per la musica?

“Devo tutto a mio padre; lui è un insegnate di pianoforte e fin da piccolo, insieme, passavamo il tempo giocando con le note, non con giochi e peluche ma il mio gioco preferito era proprio la musica”.

– Quando hai iniziato a scrivere musica?

“Da circa due anni e posso dire che la scrittura è stata la mia forza e la mia fonte di libertà in un momento non facile della mia vita dal punto di vista sentimentale”.

– Cosa rappresenta per te l’arte della note?

“E’ fonte di libertà, di spazio libero, di eleganza e trasparenza. Davanti alle note non si può mentire, per farle suonare bene bisogna essere se stessi, sempre. Comprese tutte le nostre debolezze e punti deboli. Davanti al pianoforte io mi sento a casa, mi sento libero di cantare tutto quello che voglio e mi sento libero di dire tutto quello che penso. L’arte delle note per me è fonte di libertà”.

– Il tuo brano viene collocato nella musica indie, ma dimostra di avere qualcosa in più. Cosa secondo te?

“Diciamo che definisco il mio genere indie/pop, anche se odio classificare la musica, la musica è sempre musica. Naturalmente può piacere o meno, ma chiunque fa musica sta facendo arte. Non amo molto lodare la mia musica, questo spetta al pubblico però la cosa in più che penso possa avere sia la verità, la mia verità. Io quando canto le mie cose mi sento vero”.

– Racconti di un viaggio. Ci spieghi meglio?

volare via senza pensare a nient’altro che a a te e poi ricominciare “: questa per me è la frase chiave, è la frase che mi emoziona di più quando canto la mia “Murales”. Quello descritto è un viaggio appunto verso la libertà, una libertà mentale che però non può essere raggiunta senza lei, perché lei è sempre nella mia testa, perché lei è la protagonista di questo viaggio meraviglioso”.

– Hai intrapreso il tuo percorso musicale, ma cosa ti piacerebbe arrivasse a coloro che ascoltano la tua musica?

“Vorrei che la gente si immedesimasse nella mia musica, che rivedesse sè stessa nei miei testi; questo penso sia la soddisfazione più bella per un cantautore, ovvero far emozionare con cose sue che poi diventano anche degli altri. La musica è un mezzo di unione secondo me ed è bellissimo ritrovarsi nel testo di una canzone, è bellissimo dire “si, questo è successo anche a me”.

– Sei di Roma. Cosa rappresenta per te questa città?

“E’ tutto, è fonte d’ispirazione. Sono uno che scrive di notte e amo scrivere girando per Roma, guardo il cielo e  assicuro che il cielo di Roma sa parlare, sa dare le risposte a molte nostre domande. Quando sento che ho qualcosa dentro che devo dire, che devo scrivere ma non ci riesco, esco in tarda notte per il centro ed è proprio il silenzio della mia città a farmi scrivere e a farmi emozionare”.

– Ritieni che la musica promossa dai talent show possa avere un futuro migliore rispetto ad altri “metodi”?

“Non sono un criticone dei talent, anzi penso che se fatti nel modo giusto possono essere un bellissimo trampolino di lancio. È difficile farsi conoscere per gli emergenti in questo mondo e la televisione è assolutamente un mezzo che può aiutare a diffondere musica. Guardo spesso “Amici” di Maria De Filippi: un programma che mi piace e che mi piacerebbe fare, vediamo cosa ci riserverà il futuro ma sicuramente è un programma che sto prendendo in considerazione”.

– Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Diciamo che il mio futuro sta iniziando ora; ho appena firmato un contratto discografico con Fenix , volevo infatti ringraziare Riccardo di Pasquale e Roberta Giarrusso per la fiducia. Spero di ripagare tutto quello che loro stanno facendo per me. Sto scrivendo il mio primo disco che uscirà nei primi mesi del 2019. Ho appena iniziato ho tanta voglia di fare e non voglio fermarmi”.