IL BAMBINO DI CRISTALLO dal 27 marzo al cinema

Austin, soprannominato Ace Man, ha 13 anni e all’attivo già ventisette fratture: è affetto da osteogenesi imperfetta, una malattia genetica che fa sì che le sue ossa particolarmente fragili si spezzino per un nonnulla.
Austin ha anche una forma di autismo che lo rende logorroico e ipercinetico, un vulcano incontenibile di emozioni che la sua famiglia – composta dal padre Scott, la madre Teresa (a sua volta affetta da osteogenesi imperfetta) e il fratello minore Logan (che invece non ha nessuna patologia genetica) – fatica a gestire.
Arriva nelle sale il 27 marzo, distribuito da Notorious Pictures, IL BAMBINO DI CRISTALLO, il nuovo film diretto da Jon Gunn, che vede protagonisti Zachary Levi (Shazam!) e Meghann Fahy (The White Lotus).
Ispirato a una storia vera, il film racconta con intensità e profondità il viaggio di una famiglia che affronta le sfide della vita con amore e determinazione.
La storia de “Il bambino di cristallo” inizia durante la notte in cui “si è rotto proprio tutto”: e questa frase non si riferisce allo scheletro fragile di Austin ma al padre Scott che, completamente ubriaco, ha schiantato l’auto contro un albero, con i due figli a bordo, rivelando che ad essere fatti “di cristallo” in famiglia non erano solo Teresa e Austin.
Prodotto da Lionsgate, che ha portato sugli schermi il successo mondiale Wonder, e Kingdom Story Company, e basato sul libro autobiografico The Unbreakable Boy:
A Father’s Fear, a Son’s Courage, and a Story of Unconditional Love, il film affronta tematiche come la malattia, il bullismo e l’alcolismo, invitando a riflettere su come la forza dei sentimenti, l’unione e la condivisione possano dare un nuovo significato anche alle sfide più difficili.