Blu Yoshimi in KOSTAS su Rai1: « Caterina è molto simile al padre ma è una giovane donna »
Siamo nel 2009. Kostas Charitos è a capo della Sezione Omicidi della Polizia della capitale greca, teatro di una serie di delitti che coinvolgono immigrati clandestini ed ex spie, imprenditori ambigui e cronisti troppo curiosi.
Ed è Kostas ad occuparsene, con puntiglio, tenacia ed umorismo. Non si perde mai d’animo nelle indagini che porta avanti con umiltà e fine intuito.
Scomodo, ruvido, ma mosso da un profondo senso di giustizia, “Kostas” – questo il nome della serie tv partita il 12 settembre in prima visione su Rai1 con protagonista Stefano Fresi – è figlio della penna di Petros Markaris, sceneggiatore e scrittore di fama internazionale noto proprio per i romanzi dedicati a questo personaggio d’altri tempi, abitudinario, ostile alla tecnologia e con la curiosa passione per i vocabolari, dove cerca le risposte nascoste su un mondo che appare sempre più inafferrabile.
È sposato con Adriana, con la quale ha un rapporto fatto di schermaglie. Il cibo, che Kostas ama smodatamente, è il loro principale motivo di scontro. Per Caterina, figlia unica che studia Giurisprudenza a Patrasso, prova un amore totale e incondizionato che lo rende inevitabilmente critico impietoso di tutti i fidanzati che gli presenta.
Sullo sfondo, si stende la sterminata e bianca Atene, con addosso tutto il peso della sua storia, vittima di un’urbanizzazione senza controllo, soffocata dal traffico e dalla burocrazia ma splendente di bellezze, in qualche modo specchio di tante città italiane.
Nel ruolo della figlia troviamo una frizzante Blu Yoshimi, giovane ma brava attrice che sia il piccolo sia il grande schermo ha già fatto conoscere al pubblico.
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Blu, partiamo dall’inizio. Cosa ti ha portato ad accettare “Kostas”?
Non faccio molta tv, motivo per cui farne di tanto in tanto è un grande piacere. Avevo già lavorato con la regista in “Piuma” ed è molto brava, veloce, umana e con uno sguardo di qualità. Ho sempre stimato Stefano Fresi, il mio personaggio è molto carino, la serie tv è un ottimo prodotto e la troupe è eccezionale.
Nella serie tv, sei Caterina. Come la descriveresti?
E una ragazza determinata e gentile, non ribelle ma sa quello che vuole. Si dà la possibilità di scoprire cosa non conosce. E’ genuina e ambiziosa, la prima in famiglia che si laurea.
Com’è il suo rapporto con Kostas e con Adriana?
Kostas è figlio del suo tempo – un ambiente severo e piuttosto chiuso – ma sta cercando di uscirne. Caterina è la continuazione di ciò che non sono, è molto simile al padre ma è una giovane donna.
Lei e l’amore?
E’ un filone importante. Lei vuole diventare una persona indipendente. Ha un amore ma ne incontrerà anche un secondo che sarà più romantico del precedente.
La città di Atene è un’altra importante protagonista della fiction. Cosa la distingue da tutte le altre città?
Se dovessi personificarla, sarebbe una donna sulla quarantina misteriosa, emblematica e che si scopre poco a poco. Atene è storia, ballo, rivolte e rinascita dopo la crisi. E’ a portata d’uomo. La nostra non è l’Atene da cartolina ma è quella più tetra.
Non è la prima volta che ti vediamo in tv e nemmeno al cinema. Recentemente infatti ti abbiamo visto sul grande schermo ne “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti. Cosa porti con te di quell’esperienza cinematografica e di quella regia?
Sono stata l’ultima arrivata e pochi giorni dopo il provino era già sul set. Ricorderò sempre la scena del litigio, è un bel ricordo. Nanni lo stimo da sempre, ha creato un bel set con un’energia molto positiva.
Tu e la recitazione: com’è nato questo legame?
E’ una “malattia”di famiglia. Mia madre è attrice, mi ha aiutato e supportato, anche se credo che ci sarei arrivata ugualmente a capire che questa sarebbe stata la mia vita.
Cosa vuol dire essere attrice nel 2024?
Tanta fatica! E’ un mestiere antico e bellissimo ma non mi sento tutelata, manca una cura verso gli attori. Sono due anni che lavoro senza fermarmi e ne sono contenta. Sento però che c’è tanto lavoro da fare.
Nuovi progetti?
Da ottobre sarà in scena con Silvio Orlando con “I ciarlatani” e uscirà al cinema “Ho visto un re” di Giorgia Farina.