Giovanni Scotti in CAMPO DI BATTAGLIA di Gianni Amelio: «Fin dove si può spingere il potere senza calpestare i diritti della vita?»

Giovanni Scotti in CAMPO DI BATTAGLIA di Gianni Amelio: «Fin dove si può spingere il potere senza calpestare i diritti della vita?»

 

 

Giovanni Scotti in CAMPO DI BATTAGLIA di Gianni Amelio: «Fin dove si può spingere il potere senza calpestare i diritti della vita?»

Sul finire della Prima guerra mondiale, due ufficiali medici, amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere.

Stefano, di famiglia alto borghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, non si trova a proprio agio alla vista del sangue, è più portato verso la ricerca, avrebbe voluto diventare un biologo.

Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, sconta il fatto di essere donna. A quei tempi, senza una famiglia influente alle spalle, era difficile arrivare a una laurea in medicina. Lei tuttavia affronta con grinta un lavoro duro e volontario alla Croce Rossa.

Qualcosa di strano accade intanto tra i malati: molti si aggravano misteriosamente. Forse c’è qualcuno che provoca di proposito delle complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi, anche mutilati, purché non tornino in battaglia.

C’è dunque un sabotatore dentro l’ospedale, di cui Anna è la prima a sospettare. Sul fronte di guerra, proprio verso la fine del conflitto, si diffonde una specie di infezione che colpisce più delle armi nemiche e presto contagia anche la popolazione civile.

Dopo essere stato presentato  a Venezia81, “Campo di Battaglia” – il nuovo film di Gianni Amelio – è al cinema riscuotendo pareri positivi sia dalla critica che dal pubblico. Amelio, che si è ispirato al romanzo “La sfida” di Carlo Patriarca, evita qualsiasi empatia per mostrarci l’assurdità della guerra e l’impotenza dell’uomo (e della donna) cui la natura giocherà un’ulteriore beffa.

Quella che vediamo al cinema è una riflessione alta e solenne, disperata e sofferta, dove la compassione si rivela l’unica “arma” a disposizione dell’umanità.

Nel cast, oltre ad  Alessandro Borghi, Federica Rosellini e Gabriel Montesi, troviamo un intenso Giovanni Scotti che, nonostante la giovane età, tiene incollato allo schermo ogni singolo spettatore.

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Giovanni Scotti in CAMPO DI BATTAGLIA di Gianni Amelio: «Fin dove si può spingere il potere senza calpestare i diritti della vita?»

Giovanni, partiamo dall’inizio. Sei molto giovane ma sei tra i protagonisti di “Campo di Battaglia”. Cosa ti ha portato a dire sì?

La possibilità di lavorare con Gianni è stato un regalo immenso. Ho detto sì prima di ogni cosa. C’è stato un primo incontro a gennaio 2023 in cui il regista mi ha detto che mi avrebbe visto bene in quel ruolo e non potevo certamente dire no. Sarebbe stato bello anche lavorare sul siciliano. L’amore per questo film è stato immediato.

Conoscevi già la filmografia di Gianni Amelio? Quale idea ti eri fatto prima di essere diretto da lui?

Si. Ho sempre percepito la cura per ogni dettaglio, le sue sono sempre state storie con uno sguardo sul passato con un forte impatto sul presente. Il suo è sempre stato un ottimo intuito e visione su ogni scena.

Come ti sei preparato per il personaggio?

Ho avuto Giovanni Calcagno come aiuto per imparare una lingua arcaica come il siciliano di quel periodo storico. Ho studiato moltissimo sul periodo storico che doveva fare da sfondo al film. C’è stato una lavoro con dedizione assoluta per trucco e parrucco.

Interpreti un soldato siciliano. Come lo descriveresti?

E’ il simbolo di una generazione di umili contadini strappati dalla propria terra per andare in guerra, senza alcuna preparazione. Il mio personaggio è stato buttato in una realtà ed è stato lasciato in balia degli eventi. Non è un autolesionista ma non è nemmeno un traditore, è infatti leale. Se inizialmente è inconsapevole, quando comprende capisce che può fidarsi solo di se stesso. Il grande interrogativo del film: Fin dove si può spingere il potere senza calpestare i diritti della vita?

Qual è il suo rapporto con la guerra e con la pace?

Secondo me non si fa molte riflessioni. Cerca solo di sopravvivere. Vive il trauma dell’essere tolto dalla sua terra e andare in guerra, perdere un occhio e la costante paura di morire. E’ vulnerabile. la guerra non è vita e la pace è casa.

Quello che vediamo al cinema è un film apparentemente semplice, perché una guerra non si combatte solo in trincea, ma su più fronti. Secondo te qual è il conflitto che l’uomo del 2024 combatte?

Secondo me c’è stata una regressione all’individualismo; oggi la battaglia la portiamo dentro di noi e la riversiamo sugli altri per una quasi assenza del senso di comunità.

Cosa significa per un attore far parte di un progetto cinematografico così importante?

Un privilegio. Per fare il mio lavoro nel modo migliore, per collaborare e imparare moltissimo.

Cosa ti ha insegnato Gianni Amelio e cosa porterai con te?

Ho imparato molto, anche semplicemente osservandolo. Mi ha insegnato a seguire le intuizioni del momento.

Nuovi progetti?

Uscirà in Olanda The contrarian di Ben Sombogaart.

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Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.