Disponibile in tutti gli store e piattaforme digitali “Protagonista del finale”, è l’album di debutto di Gipsy Fiorucci, con la produzione artistica di Renato Droghetti e la supervisione di Manuel Auteri. “Protagonista del finale” è un album emozionale, dalle sonorità pop-rock e dal sapore internazionale miscelate ad un tocco di elettronica, che mette in risalto le caratteristiche vocali intense e carismatiche della cantautrice umbra, che dichiara: «Qui dentro è racchiusa la mia anima con tutte le gioie e le difficoltà che hanno accompagnato il mio percorso. L’unico augurio che possa farmi e che arrivi al cuore di chi lo ascolterà». Il disco comprende quattordici tracce. Ci sono brani inediti che Gipsy ha scritto avvalendosi della collaborazione di importanti autori tra cui lo stesso Manuel Auteri e sue reinterpretazioni di canzoni del panorama italiano e internazionale. Ne abbiamo parlato proprio con Gipsy Fiorucci, nome d’arte di Marta Fiorucci.

Marta, partiamo da “Protagonista del finale”, com’è nata l’idea?

“Non definirei “Protagonista del finale” un idea ma bensì un progetto molto importante a cui ho dedicato e sto dedicando tutte le mie energie, una tappa fondamentale del mio percorso artistico e sicuramente rappresenta il sogno della mia vita”.

Perché hai scelto proprio questo nome per l’album?

“Il nome dell’album è una frase molto importante e significativa che si trova all’interno di uno dei brani più introspettivi del disco e rappresenta le difficoltà incontrate lungo il mio percorso in contrapposizione con la voglia sempre più forte di andare avanti ad inseguire i propri sogni senza arrendersi mai per poter essere finalmente “Protagonista del finale””.

In veste artistica, hai scelto come nome Gipsy Fiorucci, perché?

“Il nome d’arte “Gipsy Fiorucci” nasce dal fatto che la mia grande passione molto spesso mi ha portato e mi porta tutt’ora a viaggiare in giro per il mondo spostandomi da una città e all’altra facendomi sentire in qualche modo una “gitana” della musica”.

Perché hai deciso di fare musica?

“Sinceramente non posso dire di averla scelta perché quando nasci con una passione così grande come la mia è lei che sceglie te in qualche modo… la musica riesce a trasmettermi emozioni grandissime e mi fa sentire completa e perfettamente a mio agio con la mia anima… non potrei neanche immaginare la mia vita senza di essa”.

Cosa rappresenta per te la musica?

“Per me rappresenta, come già detto la mia anima, e il sogno di tutta la vita; mi permette di emozionarmi e poter trasmettere questo amore incondizionato alle persone che ho davanti e questo non ha prezzo”.

Come definiresti la tua musica?

“Se dovessi dare una definizione o una descrizione della mia musica, ti potrei dire che il genere è un pop-rock dal sapore internazionale. Il filo conduttore che lega in qualche modo le mie canzoni è un’energia emotiva e graffiante al tempo stesso che alterna momenti più melodici ed introspettivi ad esplosività in divenire. Concluderei dicendo che ho sempre avuto un’anima Rock nelle vene”.

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Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.