La sua è sicuramente una bellezza mozzafiato, una di quelle bellezze che esprimono una dolcezza anche molto forte. L’abbiamo vista come attrice in molte fiction televisive: da “Carabinieri” a “Don Matteo”, da “Il commissario Manara” a “Squadra antimafia”, per poi passare al cinema. E’ stata anche conduttrice televisiva nel programma di successo di Rai1 “I migliori anni” di Carlo Conti e recentemente è stata concorrente di “Pechino Express”. Ha lasciato la sua Sicilia per inseguire il suo sogno e ci sta riuscendo..
Chi è Roberta Giarrusso oggi?
“Sono cambiate molte cose dopo l’arrivo di Giulia. Con gli anni, ho acquisito una maggiore consapevolezza che prima non avevo. Essere madre credo che sia il compito più impegnativo, ma che permette di raggiungere la felicità. Grazie alla mia bimba, umanamente mi sento realizzata ma a livello professionale ho ancora parecchi sogni nel cassetto da realizzare”.
Hai debuttato come attrice con “Carabinieri”. Quali ricordi hai?
“E’ stato il mio primo lavoro da attrice e ho ricordi bellissimi. Questa era serie tv che in quegli anni aveva molto successo ed io l’unica interprete sconosciuta di tutto il cast”.
Cosa significa essere attrice nel 2018?
“Per quanto la società sia cambiata, esattamente come le mode e le tendenze non siano più le stesse, credo che oggi sia ancora più difficile rispetto a qualche anno fa perché siamo davvero in molte a voler intraprendere questo tipo di carriera artistica”.
Un altro importante ruolo è stato quello ne “Il commissario Manara”
“Quello è stato il mio primo ruolo da protagonista affiancando un bravissimo Guido Caprino. E’ stato bellissimo quel progetto televisivo, talmente amato da restare tuttora nel cuore degli spettatori”.
Prima di iniziare questo mestiere eri una modella. Cosa accomuna la recitazione alla moda, secondo te?
“Ho iniziato a 16 anni nella mia Sicilia facendo piccole sfilate a livello locale, ma il sogno vero era quello di fare l’attrice. Non amavo molto la moda ad essere sincera perché dovevo stare attentissima al cibo, cosa molto difficile se chi deve sfilare è di buona forchetta. Sia la recitazione sia la moda possono suscitare emozioni: la prima permette a chi fa questo mestiere di vestire i panni di una vita anche molto diversa dalla propria, la seconda può essere di forte interesse per chi è appassionato di estetica”.
Sei di Palermo ma vivi a Roma, ma sei molto spesso in viaggio. Cosa porti della tua Sicilia con te e cosa invece lasci?
“Porto con me tutto della mia terra; mi mancano i suoi profumi, i suoi sapori, il cibo, le granite, la mia famiglia, i miei più cari amici e soprattutto il mare. Non appena posso, torno a casa e vado al mare per rimanere da sola con lui al tramonto. Molta della mia “sicilianità” è anche con me a Roma; basta pensare al forte valore che do all’amicizia, al rispetto, nella cura della famiglia e della casa, oltre che nell’accogliere gli ospiti”.
Ti abbiamo vista anche nelle vesti di conduttrice ne “I migliori anni” al fianco di Carlo Conti. Quali sono i tuoi migliori anni?
“Sono esattamente questi. Coincidono con l’arrivo del mio compagno Riccardo che è l’uomo con il quale ho deciso di costruire una famiglia e con la nascita della mia bimba. Un periodo altrettanto bello è stato quando ho deciso di andare per la mia strada e inseguire i miei sogni”.
Qualche anno dopo ti abbiamo ammirato nelle vesti di concorrente di “Tale e Quale Show”. Cosa vuol dire imitare un’altra persona?
“E’ una trasmissione che mi è rimasta nel cuore perché mi ha permesso di cantare e ballare cercando di dimostrare quello che sono artisticamente parlando. Premesso che non avevo mai imitato nella vita nessuno, grazie agli insegnanti ho scoperto di fare emergere doti canore che non pensavo di avere minimamente”.
“Lo chiamerei semplicemente vita. Non credo di aver mai avuto una vita al di fuori del cinema; e in qualche modo è stato, lo riconosco, una limitazione”, così Bernardo Bertolucci definiva il grande schermo. Per te?
“Il grande schermo è sogno e realtà, può portarci a camminare in quello che viviamo ma anche sulle nuvole lasciando libera la fantasia. Sono più che d’accordo con il maestro del cinema; un’esistenza senza la settima arte è un puzzle con un pezzo mancante. Sono ferma da un po’ e mi manca”.
Sei una donna indubbiamente molto bella. Quale significato dai alla bellezza?
“La bellezza ha contato e conta molto ancora oggi nel mondo del lavoro; può essere un valore aggiunto, oltre che un trampolino di lancio. Non mi sono mai sentita bella come tutti dicevano ma posso dire che avrei preferito essere considerata brava piuttosto che bella”.
Hai ancora qualche sogno nel cassetto?
“Tantissimi, una vita senza sogni non è una vita. Spero di sposarmi presto con Riccardo e continuare a fare il mio lavoro”.