Marial Bajma-Riva in “I casi di Teresa Battaglia – Ninfa dormiente ”: «Il mio è un personaggio davvero sorprendente»
Il commissario Teresa Battaglia è ancora sulla scena del delitto. Sullo sfondo, emergeranno tante storie nelle montagne friulane della Val Resia.
Lunedì 28 ottobre è tornata in prima serata su Rai 1 la serie tv “I casi di Teresa Battaglia – Ninfa dormiente”, interpretata da Elena Sofia Ricci, diretta da Kiko Rosati e tratta dai romanzi di Ilaria Tuti, prodotta da Rai Fiction e Publispei.
A sottolineare l’appassionante vicenda, le musiche composte, orchestrate e dirette da Stefano Mainetti (Edizioni Musicali Rai Com e Bixio).
Oltre alla nota attrice troviamo anche Gianluca Gobbi, Giuseppe Spata, Fausto Maria Sciarappa, Giulio Cristini, Ettore Belmondo, Marta Richeldi, Massimo Mesciulam, Giulia Petrungaro, Luigi Petrucci e Marial Bajma-Riva.
Proprio quest’ultima (ma non di importanza) vestirà i panni di Alice, colei che entra nella squadra operativa capitanata dalla Battaglia.
Marial ha iniziato la sua carriera artistica in Francia dove ha studiato danza classica diplomandosi per poi proseguire negli Stati Uniti, specializzandosi in musical e teatro.
In Italia, si è diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
E’ un volto pulito, delicato e dotato di enorme talento che il pubblico vedrà sempre di più.
Ne abbiamo parlato con lei.
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Marial, cosa ti ha portato ad accettare questa nuova sfida lavorativa?
C’è stata una selezione e dal provino le premesse sono state molto interessanti. Avrei dovuto stravolgermi l’aspetto. Mi ha stuzzicato molto il personaggio, completamente diverso da me. Sarei stata una new entry del gruppo di lavoro di Teresa Battaglia con un cast eccellente e un regista che adoro.
Tu sei Alice. Come la descriveresti?
Capelli blu, smalto nero, giacca di pelle, Alice è l’ultimo elemento a unirsi alla squadra della Battaglia e sicuramente il più anomalo. È un’esperta di Human Remains Detection, ovvero il ritrovamento di resti umani e tracce biologiche. Lei e il suo fedele cane Smoky (mai l’uno senza l’altra) sono i migliori sul campo, ma Alice tiene un profilo basso, perché la HRD è un’attività non ancora riconosciuta dalla legge in Italia. Ha un temperamento molto forte, è ruvida ed è incurante del pregiudizio.
Entra nella squadra di Teresa Battaglia, come si sente?
Dovrà imparare a lavorare in gruppo e non sarà facile per lei che è un tipo solitario. E’ testarda e qualche attrito con gli altri ci sarà ma pian piano le cose cambieranno.
Avete girato in condizioni piuttosto estreme. Quale aria si respirava sul set?
Abbiamo girato a meno dieci gradi ed è stata molto dura; avevo diversi strati di vestiti per proteggermi dal freddo. Con il senno di poi, sono contenta perché, senza quella temperatura, non avremmo girato in un paesaggio fiabesco.
Com’è stato dividere il set con Elena Sofia Ricci?
Meraviglioso. E’ un’attrice e una donna straordinaria con insieme forza e dolcezza. Mi ha accolto e mi ha messo a mio agio, sia sul set che fuori.
Cosa speri arrivi della fiction al pubblico?
Spero si appassioni alla storia e ai personaggi con la voglia, per chi ancora non l’ha fatto, di leggere i romanzi di Ilaria Tuti.
Lavori molto in Italia, ma tutto è partito dalla Francia. Per te cosa vuol dire essere ballerina?
Fa parte di me da quando avevo nove anni, ma ora la mia energia è verso la recitazione, oltre che fare il cerchio aereo. Sono bilingue, ho vissuto anche in Francia e il francese ha contribuito alla mia formazione come la danza.
Sei giovane ma hai fatto anche tanto teatro, oltre che cinema e tv . Il palcoscenico cosa rappresenta?
Sono partita proprio da lì, debuttando per una sostituzione di una rivisitazione de “Il sorpasso”, preparandomi unicamente guardando il video dello spettacolo teatrale. Sia il piccolo che il grande schermo sono casa, sono amori diversi ma pur sempre amore.
Nuovi progetti?
Uscirà la terza stagione di “Petra” su Sky.