Vince Vivenzio in SISSY: « Una storia che appartiene a tutti noi »

Vince Vivenzio in SISSY: « Una storia che appartiene a tutti noi »

 

 

Vince Vivenzio in SISSY: « Una storia che appartiene a tutti noi »

Esiste un amore profondissimo, quello di un figlio verso sua madre: un amore che supera tutto, e non si arrende di fronte a nulla, neanche alla morte, andando oltre lo spazio e il tempo, fino a diventare una favola.

Questo è “SISSY”, il nuovo film breve di  Eitan Pitigliani, prodotto da Martina Borzillo per Movi Production con Rai Cinema, assieme al produttore americano Andrew Carlberg, è disponibile su RaiPlay dal 12 Ottobre.

E’ un inno all’amore per le persone care che, anche se non sono più con noi, ci guardano e ci guidano dall’alto, sperando di vederci realizzati e, soprattutto, felici, mentre al contempo, nella realtà in cui vivono ora, si divertono e giocano “in un grande giardino con l’acqua”, come Sissy.

Spero sia davvero così. Se la morte strappa le nostre anime alla vita, speriamo alla fine le elevi e le porti in un mondo migliore.

  Ne abbiamo parlato con il protagonista Vince Vivenzio.

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Vince Vivenzio in SISSY: « Una storia che appartiene a tutti noi »

Cosa ti ha portato ad accettare questo progetto?

Da Attore amo le sfide e la possibilità di interpretare personaggi intensi, talvolta estremi anche nelle loro scelte di vita ma che sono guidati dall’amore, quello vero. Come nel caso del mio personaggio Luca.

Il regista Eitan Pitigliani ha scritto una storia meravigliosa, che arriva al cuore di tutti. E appena ho letto la sceneggiatura, non ho avuto alcun dubbio che fosse una grande opportunità per me, sia a livello artistico che umano.

Ci spieghi perché questo titolo? Chi è Sissy?

E’ una storia magica. Sissy rappresenta l’amore che può manifestarsi sotto qualsiasi forma. Quell’amore che, quando meno te lo aspetti, arriva per illuminarti il cammino. Il protagonista in questo caso aveva smarrito la strada della sua anima, colpito dal dolore della perdita di una persona che amava, vive ai margini della società.

E come Beatrice per Dante, Sissy interpretata dalla piccola e talentuosa Dea Lanzaro, lo riconduce sulla retta via.

Tu vesti i panni di un figlio. Come lo descriveresti?

Ho trovato dei punti in comune molto forti con il mio personaggio Luca. Questo legame viscerale con la famiglia, come appunto il legame che lo unisce alla madre. L’ho trovato un ragazzo in realtà molto forte perché fragile.

Una fragilità e una sofferenza travestiti da rabbia. Metabolizzare un lutto, non è processo per nulla semplice, soprattutto quando accade che la vita non segue il corso naturale delle cose. Lui ha saputo affrontare e accettare il suo dolore trasformandolo in amore. E questo gli ha permesso di rinascere.

E sua madre?

E’ una donna meravigliosa, una mamma meravigliosa. Forse a volte troppo protettiva. Ha preferito tacere, come fanno spesso le nostre mamme per proteggerci, il dolore che portava dentro. Mascherandolo dietro ad un bellissimo sorriso o a un “va tutto bene”.

Cosa li lega in modo viscerale e cosa li divide?

Credo che in tanti rapporti madre figlio, e anche in questa storia, ci sia a legarli un amore incondizionato, quel cordone ombelicale forse mai tagliato sul serio. L’aver vissuto grande parte della loro esistenza, contando l’uno sull’altro, ognuno la forza dell’altro.

Questo spesso accade quando non hai una figura maschile presente, o che manca di comprensione come il personaggio del padre di Luca, interpretato da Fortunato Cerlino. Quest’ultimo sembra essere anche l’elemento di divisione tra i due.

L’amore cosa rappresenta per loro?

L’amore rappresenta la bellezza che salverà il mondo. In particolare quella dell’anima.

Cosa ti auguri arrivi ai telespettatori?

Sono certo che i telespettatori si emozioneranno nel godere di una storia vera fatta di sentimenti autentici, oggi inespressi ma soprattutto una storia che appartiene a tutti noi.

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Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.