Filippo Caccamo  è  un attore  monologhista e  un  vero  influencer. Ha conquistato  il  pubblico  su  Facebook, pubblicando video ironici sulla vita degli studenti universitari. La carriera inizia però nel 2009 tra cinema e teatro, sua grande passione alla quale torna a partire dal 2017 con il “One Man Show”, che va sold out nei teatri di tutta Italia: “Mai Una Laurea”, ispirato alle esperienze universitarie che lo hanno reso celebre sul Web dove conta migliaia di follower e milioni di visualizzazioni.

Hai conquistato il pubblico di fb con i tuoi video. Ci racconti di cosa si è trattato per chi ancora non li avesse visti?
“Si tratta di diversi video, più o meno inseribili in playlist precise (come “lo studente di…” format dove prendo in giro gli studenti di ogni facoltà) che hanno come tema centrale l’università, ma che spaziano sulla condizione del 20enne italiano in generale”.

Perché secondo te tanto successo tra il pubblico?
“Credo sia arrivato proprio perché provo a toccare temi estremamente personali nella maniera più fresca possibile. Ho sempre voluto parlare al mio pubblico facendolo sentire protagonista. La community è la vera essenza del mio canale, io parlo dei miei coetanei, dei drammi e delle gioie della nostra vita. Non racconto mondi lontani”.

Chi è Filippo Caccamo?
“E’ un teatrante, un attore prestato al web, un comico che ama comunicare, fare ridere. Mangia palco e copioni a colazione e appena può, scrive pezzi sui giovani in Italia. Il successo nei teatri è valso per me più di tutti i like del mondo”.

La tua carriera si muove tra cinema e teatro. Come definiresti queste due forme d’arte? Cosa preferisci tra le due?
“Il cinema lo sento ancora lontano, è un modo totalmente diverso di comunicare, presuppone tanti ruoli e tante persone per poter davvero arrivare al cuore delle persone. Il teatro è spontaneità, è verità. Puoi vedere, toccare l’attore, e lui può sentirti davvero ridere o piangere. Sono due mondi splendidi ma estremamente differenti, a tratti”.

Il successone arriva con “One Man Show”. Che ricordi hai di quell’esperienza?
“Il mio primo spettacolo, dal titolo “Mai Una Laurea” è stato il sogno diventato realtà. Ho debuttato nel teatro della mia città, Lodi, per poi fare la mia prima tournée. Ho dei ricordi meravigliosi perché è stato il mio primo incontro vero con i fan, ma soprattutto la prima occasione di farmi ascoltare per più di due minuti di video. È stato bellissimo”.

I tuoi prossimi progetti?
“Ora naturalmente sto lavorando al nuovo spettacolo, “Le mille e una laurea” con cui sarò in giro in numerosi teatri d’Italia nel 2019. Poi vedremo, non ho paura del domani, ho così tante idee e stimoli per andare avanti”.

 

 

Articolo precedenteLa meglio gioventù di oggi in “Due soldati”. Ecco il racconto del regista Marco Tullio Giordana
Articolo successivoIl mito dei Queen: dalla nascita a “Bohemian Rhapsody”
Giulia Farneti
Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.