EMILIA PEREZ dal 9 gennaio al cinema
Manitas del Monte, feroce barone di un potente cartello messicano, ha deciso di cambiare radicalmente vita. Cresciuto in un contesto machista, patriarcale e criminale, ha soffocato per anni il suo essere profondo.
Ma non è mai troppo tardi per diventare donna. Per realizzare il suo più grande desiderio, fa rapire Rita Moro Castro, giovane avvocato brillante al servizio di un grosso studio legale, più interessato a fare assolvere criminali che a servire la giustizia.
Manitas recruta Rita per gestire transizione e futuro: simulare la sua morte con moglie e figli e ricominciare altrove. Poi Manitas diventa Emilia ma il passato fatica a passare come i rimorsi. Rientrata in Messico, cinque anni dopo, decide di riprendersi la sua famiglia e di restituire al suo Paese i corpi dei suoi martiri. Ma una questione di cuore tuonerà tempesta.
Questo e molto altro è “Emilia Perez“, il musical di Jacques Audiard al cinema dal 9 gennaio. “Se il corpo cambia, cambia la cultura e se la cultura cambia, cambia la società“, in questa frase è racchiusa l’essenza del film che passa dal musical al legal drama, trasformandosi anche in thriller e commedia.
«Penso che il musical mi stia inseguendo da molto tempo. Già con il mio secondo lungometraggio, “Un héros très discret”, il compositore Alexandre Desplat e io avevamo pensato di realizzare una piccola opera, ma ci mancava il coraggio di farlo.
Dopo il mio film “Il profeta”, [il co-sceneggiatore] Thomas Bidegain e io abbiamo pensato di fare un musical ambientato nel mondo dei narcotrafficanti, una storia d’amore in mezzo al traffico di droga ma non è successo.
Quando si è trattato del personaggio che alla fine ha portato a “Emilia Pérez”, sapevo che potevo farlo e ho scritto immediatamente una breve opera in formato libretto. Amo da tempo l’opera – ha dichiarato il regista -.
Ora, non sono uno spettatore assiduo. A volte mi annoio parecchio. Ma ho una profonda curiosità per questo spettacolo totale. Forse il mio desiderio di fare un’opera è nato dalla mia stessa sensazione di spettatore che ciò che manca è l’opera contemporanea».
Presentato al Festival di Cannes 2024, il film è puro cinema che scorre come un fiume in piena, uno spettacolo tra musical e polar che invita a reinventarsi. Nel cast troviamo le strepitose Zoe Saldaña, Selena Gomez e la rivelazione Karla Sofía Gascón.