Riccardo Di Pasquale è un imprenditore nel settore cinematografico e musicale che ha sempre saputo guardare lontano, tanto da riuscire a entrare in contatto con diverse realtà del panorama  nazionale. E’ a capo della Fenix Entertainment e la sua casa di produzione ha contribuito a far approdare l’artista Mirkoeilcane sul palco dell’Ariston nel febbraio 2018. Ora, da produttore è anche diventato concorrente di Pechino Express 2018 con la sua compagna Roberta Giarrusso, a dimostrazione come sia fondamentale non risparmiarsi mai  e mettersi costantemente in gioco.

Riccardo, stai partecipando al reality “Pechino Express”. Cosa ti ha spinto a questa scelta?
Volevo mettermi in gioco ed è stata un’esperienza bellissima che auguro a chiunque di poterla fare. Io l’ho vissuta con una fantastica compagna lavorativa, di viaggio e di vita qual è Roberta Giarrusso. E’ stata un’esperienza molto voluta e desiderata. Un Grazie enorme va a chi ha permesso che questo si realizzasse. Sono un uomo molto abitudinario e “Pechino Express” mi ha permesso di uscire dalla routine mettendomi in gioco”.

E’ un giovane produttore. Per quali motivi ha deciso di dare vita alla Fenix Production?
Ho sempre avuto una passione sfrenata sia per il cinema sia per la musica. Mio padre è un antiquario e posso dire che da sempre ho respirato arte. Non mi trovavo a mio agio in quello che facevo e ho scelto di buttarmi in quello in cui credevo davvero. Il mio mestiere non è così semplice ma è bellissimo, nonostante i tanti sacrifici che si devono fare per poter realizzare i propri sogni. La  Fenix Production è una produzione che crede moltissimo in quello che fa, è eterogenea e cerca di crescere il più possibile; ha il vantaggio di fare quello che le piace. E’ un grande contenitore in cui tutti crediamo”.

Cosa significa essere produttori in Italia nel 2018?
Vuol dire raccontare belle storie di qualità, che possano lasciare il segno e che vadano incontro al gusto del pubblico. Emerge il desiderio di far sorridere le persone. Sono una persona libera e custodisco gelosamente questa mi libertà. Il successo deriva da tanti fattori; noi cerchiamo di essere sempre onesti e leali”.

Il cinema e la musica cosa rappresentano per te?
“L’arte delle note è poesia per le orecchie e il grande schermo è poesia per gli occhi”.

E’ stato tra i primi a dare fiducia a “Mirkoilcane”, la rivelazione dello scorso Festival di Sanremo. Cos’ha questo giovane a differenza di molti altri?
“Il primo a scoprirlo è stato mio fratello. Il giovane ha la straordinaria capacità, attraverso la sua scrittura, di raccontare un vero e proprio spaccato della realtà che ci circonda; come i grandi autori, le sue canzoni sono film che passano davanti ai nostro occhi”.

E’ editore di Radio Crik Crok.  La Radio avrà sempre un futuro in Italia?
“E’ la compagna ideale di un viaggio in auto. Molto spesso non si cerca una stazione ma un format particolare che faccia compagnia. La musica, rispetto ad anni fa, occupa solo il 50 per cento”.

Hai prodotto anche “Up and Down” di Paolo Ruffini, un film alla ricerca della normalità, ma così la normalità secondo te? Esiste?
“Mi sono innamorato di questo progetto quando Paolo ne parlava dopo il suo spettacolo teatrale con dei ragazzi speciali. Non credo ci sia differenza tra noi  e loro. Il mondo ha bisogno di normalità, ne è costantemente alla ricerca; forse la vera normalità è proprio l’anormalità. Siamo tutti in cerca della felicità; inseguire i nostri sogni è faticoso ma se ci crediamo possiamo farcela”.