E’ la new entry della serie Rai “Che Dio ci aiuti 5” nelle vesti di una giovane novizia di nome Ginevra: Simonetta Columbu è partita giovanissima dalla sua Cagliari, per studiare recitazione tra Roma e Londra. Ha partecipato a diversi lavori cinematografici tra lungometraggi e cortometraggi. Viene diretta dal padre Giovanni Columbu nel film “Su Re” del 2012 e nel docufilm “Surbiles” del 2017, pellicola che ha ottenuto un ottimo riscontro di critica in vari festival italiani. Approda dunque al cinema d’autore con “Io sono Tempesta” di Daniele Luchetti, nel quale si è fatta notare nel ruolo di Radiosa al fianco di Marco Giallini ed Elio Germano. (foto Fabio Lovino)
Simonetta, ti stiamo venendo in televisione nella quinta stagione di “Che Dio ci aiuti”. Perché hai accettato questo progetto?
“Sentivo di potermi fidare di ciò a cui andavo incontro. È una fiction ben fatta, divertente e piena di humor nella quale, al tempo stesso si trattano temi importanti e attuali”.
Vesti i panni di Ginevra. Ci racconteresti un po’ di lei?
“Ginevra è una giovane ragazza sarda che giunge al convento di suor Angela per diventare suora. E’ una ragazza buffa e un po’ “fuori dal mondo”ma a renderla così bella e amabile è proprio la sua genuinità. Tuttavia anche lei dovrà fare i conti con alcuni problemi e aspetti della sua vita personale ed interiore. Ed è qui che da ragazza buffa diverrà invece forte e coraggiosa”.
Reciti al fianco di Elena Sofia Ricci. Com’è stato lavorare sul set con lei? Che aria si respirava?
“Elena Sofia è una grande attrice, lei e tutti coloro che lavoravano sul set sono stati con me affettuosi e gentili. Elena è una donna meravigliosa e dolcissima”.
E’ la fiction che, insieme a “Don Matteo”, ci parla indirettamente di religione. Tu che rapporto hai con la religione?
“Sono credente, ma penso che la fede coincida con la nostra spiritualità, per questo sono sicura che la mia fede possa crescere e maturare”.
Sei sarda ma vivi nella Capitale. Cosa rappresentano per te Roma e Cagliari? Come le definiresti?
“Roma mi ha adottata, ha creduto in me, mi ha accolta a braccia aperte facendomi conoscere persone meravigliose e dandomi la possibilità di coltivare le mie passioni, ma Cagliari – la Sardegna – rimane la mia terra”.
Sei giovane ma sei entrata a far parte del mondo del cinema. Perché hai deciso di intraprendere questa carriera?
“Amo l’arte e la creatività, ho sempre avvertito che la recitazione fosse il miglior canale per esprimere, ma anche scoprire, me stessa”.
Hai fatto parte di “Io sono Tempesta” al fianco di Marco Giallini ed Elio Germano. Che tipo di ragazza è Radiosa, il tuo personaggio?
“Radiosa è una ragazza fuori dagli schemi, è come una calamita, è esuberante, sexy ma anche con un suo mondo interiore molto, molto affascinante. Difficile descrivere Radiosa a parole, descriverla sarebbe come prendere in pugno una farfalla .. morirebbe. Per capire chi è bisogna guardare il film”.
E tu invece come sei? Come ti definiresti?
“Chi sono io? Sono tutti gli opposti insieme”.
I tuoi prossimi progetti?
“Dei prossimi progetti è prematuro parlare. Ma vi terrò aggiornati”.