“Il mio Amico Robot” dal 4 aprile al cinema
New York, anni 80, settembre. Dog, cane antropomorfo, vive un’esistenza solitaria, fatta di televisione e cibi preconfezionati.
Durante una serata malinconica, consulta dei modelli di robot da acquistare e ne ordina uno per corrispondenza.
Quando Robot gli viene recapitato a domicilio, nasce un’intensa amicizia tra questi e Dog: i due girano Manhattan in lungo e in largo, condividendo esperienze inebrianti. Dopo una giornata trascorsa in spiaggia Robot si blocca e non riesce più a rialzarsi:
Dog cerca una soluzione, ma al suo ritorno trova lo stabilimento chiuso fino alla stagione successiva. Costretti a rimanere separati l’uno dall’altro per molti mesi, Dog e Robot finiranno per trovare soluzioni alternative alla rispettiva solitudine.
Questo e non solo è “Il mio Amico Robot” dal 4 aprile in tutte le sale cinematografiche italiane.
Lo spagnolo Pablo Berger si cimenta nella trasposizione animata della graphic novel omonima di Sara Varon, dando vita a un film interessante, del tutto peculiare rispetto al panorama del cinema di animazione internazionale.
Il film infatti non cerca la perfezione verista del digitale né si accosta all’animazione contemporanea. Quella di Berger è un’operazione dichiaratamente vintage e nostalgica.