May December dal 21 marzo al cinema
Arriva un film molto intenso al cinema che scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne.
Dopo aver attraversato il melodramma nella rivisitazione della sua forma più classica almeno con due titoli – Lontano dal paradiso del 2002 e Carol del 2014 – della sua non particolarmente prolifica filmografia, Todd Haynes rovescia la prospettiva della sirkiana Imitation of life sulla quale ha riflesso gli esposti colori sgargianti e i celati chiaroscuri di paure e desideri.
È una storia di specchi, doppi e relazioni scandalose quella che Todd Haynes sceglie di raccontare in May December, in concorso al Festival di Cannes, servendosi di due star e attrici di assoluto livello come Natalie Portman e Julianne Moore.
Elizabeth è un’attrice di successo che si trasferisce temporaneamente a casa di Gracie Atherton-Yoo, la donna che dovrà interpretare in un biopic.
Anni prima Gracie si era trovata al centro di uno scandalo di cui avevano parlato tutti i mass media: moglie e madre esemplare in una cittadina del sud degli Stati Uniti, a 36 anni aveva iniziato una relazione extraconiugale con Joe Yoo, un tredicenne di origine coreana.
La relazione era uscita allo scoperto e Gracie aveva lasciato marito e figlio per vivere alla luce del sole la sua storia con Joe, sfidando la disapprovazione dell’ex marito e del figlio, nonché della comunità di Savannah.
Joe e Gracie si erano sposati, avevano avuto tre figli e avevano continuato a vivere nella loro cittadina proclamando il loro vero amore. L’arrivo di Elizabeth però farà da cartina di tornasole di tutti i problemi rimossi da Grace, che sfoggia un sorriso costante e un’inesauribile capacità di apparire indenne da quello scandalo.
La Portman torna a calarsi in un ruolo molto simile a quello de Il cigno nero in termini di lavoro sul doppio e sulla specularità. È chiamata a interpretare, di fatto, una versione di Julianne Moore, a somigliarle nei gesti, nelle espressioni, nell’aspetto, e il lavoro fatto da entrambe risulta davvero notevole.