Vincenzo Ferrera in “Mare Fuori 4″: «Il mio Beppe è un uomo coraggioso»
La terza stagione di “Mare fuori” – la serie che racconta le storie dei detenuti dell’Istituto di Pena Minorile di Napoli, liberamente ispirato al carcere di Nisida, un isolotto vicino al capoluogo campano – è stato un successo clamoroso.
I protagonisti di questa fiction hanno fatto innamorare le nuove generazioni grazie alla storia: è dalle finestre di questo penitenziario minorile che i giovani detenuti vedono il mare.
E fuori dal carcere in cui sono rinchiusi c’è la vita, l’amore e la libertà. Ora la grande attesa per l’uscita di “Mare Fuori 4” è finita.
Da mercoledì 14 febbraio in prima serata su Rai2 vedremo questa nuova ed entusiasmante stagione e nel cast ritroveremo il bravo Vincenzo Ferrera nel ruolo di Beppe.
Ne abbiamo parlato con lui.
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Cosa ti ha portato a dire sì a questo film?
La sceneggiatura. Il regista mi ha fatto una proposta molto secca; io ho letto e dopo un’oretta gli ho detto di sì. Ci conoscevamo già ma non avevamo mai lavorato insieme.
Vincenzo, ben la quarta stagione. Come ti senti?
Sono molto contento. E’ una bomba atomica e ormai ci sono abituato. E’ la serie tv più vista di sempre.
Cosa promette questa quarta stagione?
Continua a sviluppare le storie lasciate in sospeso e ci sono approfondimenti sui vari personaggi con diversi colpi di scena.
Perché il tuo personaggio piace così tanto?
E’ stato scritto molto bene e spazia dal dramma alla commedia; riesce a portare sorrisi in situazioni piuttosto buie alleggerendo le situazioni.
Come descriveresti Beppe?
E’ goffo ma empatico con i ragazzi, non è bidimensionale, è tenero e pulito con accenni di virilità. E’ un uomo coraggioso perché va oltre. Aiuta Pino a trovare lavoro, paga gli studia a sua figlia e va contro anche ai pm.
E’ educatore ma cosa cerca di insegnare ai suoi ragazzi?
Ad avere fiducia nel prossimo, cosa che i giovani dietro alle sbarre hanno perso. Lui li abbraccia e in quel calore ritentano di rimettersi in gioco perché ancora non tutto è andato perduto.
E’ padre di Kubra, com’è il loro rapporto e come vengono visti vicendevolmente?
Per lei non è semplice, si è sentita tradita ma poi comprende che tutto è stato fatto a fin di bene anche se deve lavorarci ancora. Lui tenta di avvicinarsi sempre di più, vuole la pace.
Cosa speri arrivi al pubblico di questa quarta stagione?
Abbiamo dato l’anima per questa fiction, spero che arrivino la coerenza e la fatica che abbiamo usato.
Nuovi progetti?
Sto girando una serie tv per Rai1 con la regia di Carmine Elia chiamata “Bel canto”.