Sara Lazzaro in “Doc – Nelle tue mani 3”: «La memoria è identità e ricordare permette di vivere al meglio il presente»
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In queste settimane stiamo vedendo in prima serata su Rai1 “Doc – Nelle tue mani“, giunto alla sua terza stagione con una trama sempre più avvincente e sempre più amata da pubblico e critica.
Il protagonista è ancora alle prese con una forte amnesia che lo ha privato dei suoi ricordi più importanti ma lentamente qualcosa sta cambiando.
Nel cast ritroviamo Sara Lazzaro, bravissima attrice nel ruolo di Agnese Tiberi che probabilmente in quest’ultima stagione ci riserverà diverse sorprese.
Ne abbiamo parlato proprio con lei.
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Sara, cosa ti ha portato ad accettare nuovamente questa serie tv?
Il percorso che mi è stato proposto in questa terza stagione era molto avvincente e articolato. Venivano esplorati territori nuovi per il mio personaggio. Inoltre, sarebbe stato un bel tornare in un bel gruppo molto affiatato.
Continua ad avere un enorme successo, secondo te perché?
Il nostro è stato un debutto piuttosto rischioso, eppure il pubblico ha empatizzato moltissimo con le storie che siamo andati a raccontare.
Di fatto i medici e gli operatori sanitari sono figure sempre presenti nella vita delle persone, soprattutto sono stati coloro che durante la pandemia abbiamo sentito più vicino, persone che ci hanno guidato, supportato e confortato.
Ti ritroviamo nelle vesti di Agnese Tiberi. Come l’abbiamo lasciata?
Era riuscita a trovare un equilibro con Andrea Fanti. Ha scelto il suo compagno e il bambino che hanno adottato, pur provando sempre amore nei confronti del suo ex marito, anche se un amore diverso rispetto ad anni prima. Ha trovato un modo per stare con lui anche se da separati.
Come la ritroviamo?
E’ custode di un grande segreto. Cerca di tenere nascosto il passato. E’ un po’ una funambola che tenta di restare in equilibrio, anche se ogni tanto sembra tremarle la terra sotto i piedi.
E’ una donna fragile ma anche forte, dolce ma piuttosto dura; è resiliente e resistente. E’ un personaggio molto complesso e anche contraddittorio.
Qual è il suo rapporto con il passato e il ricordo?
E’ molto consapevole del suo passato, non lo ignora e non volta pagina bruscamente. Porta con sè il dolore che la vita le ha messo sulle spalle e cerca di resistere. Il passato è la sua corteccia, a volte le fa bene mentre altre no.
I ricordi sono cartoline del passato che custodisce emozioni piuttosto forti.
E con l’amore?
E’ molto materna, anche con Fanti. Per lei, è protezione, cura, sostegno e dare un senso di possibilità. Rimane sempre legata al suo ex marito ma in maniera diversa. Difficilmente si lascia andare, è molto razionale e controllata.
Cosa speri arrivi al pubblico?
Il percorso di ricerca dei ricordi è molto interessante. La memoria è identità e ricordare permette di vivere al meglio il presente. Parliamo anche del potere nell’ambiente sanitario, oltre che vedere il crescere dei nuovi specializzandi.
I tuoi prossimi progetti?
Usciranno “Call My Agent 2” su Sky, “Lidia Poet 2” su Netflix, “Sono Lillo 2” su Prime Video e “Verona” al cinema.