IL COLORE VIOLA dall’8 febbraio al cinema
Nel film del 1985 con Whoopi Golberg, il regista Steven Spielberg l’ha relegato ad un sottotesto, ma nel romanzo originale di Alice Walker, vincitore del premio Pulitzer per la narrativa nel 1982, non c’erano dubbi: Celie Harris e Shug Avery sono due donne nere e innamorate nell’America del 1922.
Nella Georgia segregazionista del primo Novecento, Celie e Nettie sono sorelle e sono inseparabili. Almeno fino al giorno in cui il padre incestuoso non ‘svende’ Celie al peggior offerente, Albert, un uomo alcolizzato e violento.
Inconsolabile e ‘battuta’ dal marito, Celie sopporta tutto, i colpi, le umiliazioni, i figli del primo matrimonio. Ma un bastimento di vita e di amore bussa finalmente alla sua porta.
Col vento del Sud arrivano Sofia, futura ‘nuora’ dalla personalità debordante che prende a pugni il patriarcato, e Shug Avery, cantante blues indipendente e sensuale che insegna a Celie la bellezza e l’amore per se stessa.
La loro presenza risveglia in lei sentimenti e desideri mai sospettati. Celie decide allora di vivere la sua vita. Imbarcata per Memphis, trova l’emancipazione e ritrova gli affetti perduti.
“Il colore viola” (dall’8 febbraio al cinema) ha ottenuto una candidatura a Premi Oscar, due candidature a Golden Globes e due candidature a BAFTA. Il film è stato descritto come un ‘musical pieno di cuore‘ che limita la brutalità del film di Spielberg ma dà finalmente giustizia e spazio alla relazione tra Celie e la cantante jazz Shug Avery.
Concentrandosi sul punto di vista della protagonista e l’evoluzione di quei sentimenti che la portano “a scegliere chi amare e come amare”. Secondo lo sceneggiatore, Marcus Gardley, conosciamo tutti una persona come Celie nelle nostre vite, considerate “resilienti, percepite come tranquille, rimangono nell’ombra.
Ma hanno tutte potere”. Fan del libro sin da quando lo rubò dalla bibliotheca locale a 13 anni, Gardley ha ribadito che la relazione tra Shug e Celie è stata un elemento ‘molto importante’ per dare forma a questa versione:
a suo parere, Shug è una donna bisessuale mentre Celie, sebbene in un matrimonio combinato con un uomo, è lesbica.
“È una storia d’amore tra due donne, ed era l’elemento più importante per Alice Walker. Nel film originale non c’era abbastanza dell’amore romantico tra Celine e Shug. Ho voluto che fosse evidente e non passasse sopra il fatto che queste due donne sono innamorate”.