Torna al cinema Pietro Castellitto con ENEA, dall’11 gennaio al cinema
“I voti buoni sono la droga che ci danno per non farci un’opinione”, lo dice a un certo punto di Enea un bambino al suo psicologo, che lo ha appena lodato per i buoni voti ricevuti. Non prima di aver tirato una bestemmia contro la Madonna.
Enea rincorre il mito del suo omonimo eroe, spinto dalla voglia di sentirsi vivo in un’epoca ormai morta e decadente. Della sua stessa idea è Valentino, aviatore appena battezzato.
I due giovani sono amici da sempre, amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Vittime e artefici di un mondo corrotto, sono mossi da una vitalità incorruttibile, che li spinge al di là delle regole, oltre la morale, dove c’è un mare ricco di simboli e umanità da scoprire.
I due ragazzi sorvoleranno questo mare, spingendosi fino alle più estreme conseguenze. La droga e la malavita, però, sono soltanto l’ombra proiettata da altro, da una storia familiare particolare:
un padre malinconico, un fratello che ha problemi a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza molto bella, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro.
Fra le crepe di quest quotidianità, Enea e Valentino vivono la loro avventura, che agli occhi di alcuni sembrerà criminale, ma per loro è innanzitutto un’esperienza legata all’amicizia e all’amore.
Torna al cinema Pietro Castellitto con “Enea” – presentato in concorso alla 80esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – è il suo secondo film e ha la medesima spinta de “I predatori”, il suo esordio sul grande schermo, dimostrando che esiste un nuovo regista completamente diverso da tutti gli altri.
Per scrittura e regia, questa pellicola cinematografica è un film in cui ciò che accade, accade all’improvviso. È un film che non segue una traccia precisa, concentrandosi su un’umanità in perenne crogiolo, e scollata dalla realtà delle cose.
Il giovane regista figli d’arte racconta quello che conosce, esagerando nei termini e nei modi, ideando la matrice criminale come un accompagnamento capace di prendere il sopravvento.