Edoardo Strano in “Indiana Jones and the Dial of Destiny”: «Harrison Ford è una vera leggenda»
Indiana Jones ha appeso il cappello e da qualche anno insegna archeologia all’università di New York.
In attesa di un divorzio, che pesa come il lutto del figlio, il professor Jones si trascina al lavoro e dentro una vita ordinaria ‘scossa’ soltanto dagli schiamazzi dei vicini.
Alla vigilia della conquista della Luna, riceve la visita di Helena Shaw, figlia di un vecchio amico ‘ucciso’ dalla sua ossessione: la macchina di Anticitera, congegno meccanico concepito da Archimede per trovare buchi temporali.
La metà del quadrante riposa da anni negli archivi di Indiana Jones, dopo averlo sottratto ai nazisti sconfitti nel 1944.
Tornata dal suo passato, Helena vorrebbe recuperare il curioso reperto per venderlo a un’asta in Marocco.
A pedinarla, bramando lo stesso bene, è Jürgen Voller, ex nazista che ha partecipato al progetto Apollo 11 sotto falso nome. (Ab)battuto anni prima da Indiana Jones su un treno in corsa, vuole rintracciare le due parti del quadrante e viaggiare nel tempo cambiando il corso della Storia.
Una sparatoria in piena ‘parata lunare’ avvia la ricerca del prezioso oggetto. Tra Marocco e Sicilia, nazisti e antichi romani, l’avventura è servita.
Dal 28 giugno al cinema troviamo il quinto capitolo della saga di Indiana Jones ancora una volta interpretato da Harrison Ford “Indiana Jones and the Dial of Destiny“.
Tra i protagonisti del film, nel ruolo dell’assistente di Archimede (che incontra Indiana Jones nel 214 a.C.), c’è l’attore catanese Edoardo Strano con il quale abbiamo parlato del film e non solo.
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Edoardo, partiamo dall’inizio. Perché hai detto sì a “Indiana Jones and the Dial of Destiny”?
Quando ho avuto la convocazione per il provino era tutto molto top secret. Soltanto man mano è uscito di cosa si trattasse.
Era una sfida molto importante e un’opportunità come poche. Dopo circa un mese, sono stato selezionato e sono stato investito da un’emozione enorme.
Sei l’aiutante di Archimede. Come ti sei preparato per il ruolo?
Non è stato semplice. Avevo intuito il personaggio e ho cercato di approfondire il più possibile cercando anche quella che potesse essere la sfera umana.
Grazie poi al libro di Francesco Grasso ” Archimede, il matematico che sfidò Roma”, ho avuto piena consapevolezza della sua forza.
Come descriveresti il tuo personaggio?
Come tutti gli schiavi, era disumanizzato e trattato come merce anche se poi, una volta entrato nel nucleo familiare, è stato trattato come un membro della famiglia, andando a instaurare relazioni umani con i suoi padroni Archimede lo tratta come se fosse suo figlio.
Com’è stato dividere il set con Harrison Ford?
E’ una vera leggenda. E’ una persona cordiale, amabile, disponibile, umile, umano e commosso davanti a un pubblico che lo acclama. Ha vissuto pienamente il set.
Siamo nella Siracusa nel 214 a.C. Quale effetto ha per un catanese Siracusa in quegli anni?
Un’esperienza unica come solo la magia del cinema sa fare, una grande opportunità, una fuga dai tempi nei quali vivo.
Cosa rappresenta la tua terra per te?
E’ una terra piena di contraddizioni e un’isola dalle mille facce ma che mi ha regalato e continua a regalarmi tanto. E’ una fonte inesauribile d’ispirazione, piena di storia e magia.
Tu e la recitazione?
Una vocazione. Mi hanno sempre detto che da bambino organizzavo spettacolini e ripetevo spezzoni di film. Sono sempre stato un appassionato di film. Recitare vuol dire darmi un’alternativa alla vita che sto vivendo e darla ai miei personaggi.
C’è stato un film che più di altri ti ha fatto capire che il tuo futuro sarebbe stata la recitazione?
“L’attimo fuggente” con un Robin Williams magnifico. La prima volta che lo vidi ne rimasi folgorato: quei giovani studenti erano esattamente come me.
Ogni volta che lo guardo è un’esperienza immersiva e continua a vibrare lo schermo davanti a me.
Teatro, piccolo e grande schermo. E’ questa la tua idea di arte?
Lo sto scoprendo. L’arte è una ricerca costante, esattamente come la poesia che è il mio angolo di pace; sto cercando di esprimermi attraverso lei.
Cosa ti auguri per il futuro? Nuovi progetti?
Spero di continuare ad approfondire questo bellissimo mestiere. Uscirà “Those About To Die” con Anthony Hopkins.