Ilaria Rossi e il suo “Prospettiva Quadraro – Qual è la libertà?”
È la scrittrice romana Ilaria Rossi, psicologa e psicoterapeuta, la prima classificata alla VI edizione del ‘Premio Internazionale di Poesia Letteratura ArteVisuale Isola d’Elba – Ascoltando i silenzi del mare’.
Con il racconto lungo “Prospettiva Quadraro – Qual è la libertà?“, Ilaria Rossi è arrivata prima nella sezione narrativa e saggistica edita.
Dopo “La fattoria delle anime“, questa sua seconda fatica letteraria con la copertina di Zerocalcare è ambientata a Roma nella zona di Cinecittà e nasce da fatti realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale nell’ambito del Rastrellamento del Quadraro.
Questo libro proviene da fatti realmente accaduti nel tempo di guerra, prima e dopo l’armistizio di Badoglio, quando i tedeschi, inferociti dal cosiddetto “tradimento”, si ritirarono colpendo civili inermi, conducendoli anche nei campi di sterminio in Germania.
I fatti vengono inquadrati dall’Io narrante, tramite figure chiave, realmente ancora esistenti come il nonno Francesco, con la moglie Anna, la nipotina Laura con i suoi due genitori: una madre iperprotettiva e un padre poco presente per motivi di lavoro.
Ne abbiamo parlato con l’autrice.
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Ilaria, vieni dal successo letterario de “La fattoria delle anime”. Cosa ti ha portato a scrivere il tuo secondo libro?
Motivi personali. Mi è stato fatto un racconto da un parente piuttosto avanti con gli anni. Racconto di un bambino di 9 anni che ha assistito al rastrellamento del padre nel Quadraro in cui hanno perso la vita oltre mille civili. Ho ritenuto importante raccontare perché la memoria fa parte di noi.
Il titolo del tuo libro comprende il fatto storico rastrellamento del Quadraro e il concetto di libertà. In che modo li unisci?
Attraverso un percorso di libertà fisica nella capacità individuale. Il rastrellamento è sinonimo di violenza gratuita sui civili e abuso di potere, mentre la libertà è la capacità di avere il coraggio di esprimersi nel rispetto altrui.
Chi sono i protagonisti della tua storia?
Francesco è il nonno che racconta, un uomo coraggioso e accogliente. Laura è una ragazza curiosa ma con molta paura di confrontarsi con se stessa e la sua sessualità. Anna è una donna sofferente, vicina al marito e alla nipote, ansiosa e generosa.
In quegli anni, cosa significare essere degli esseri umani?
E’ un periodo storico molto difficile per chi l’ha vissuto. Resistenza e resilienza sono stati fondamentali.
Cos’è cambiato oggi rispetto a ieri?
In alcuni ambiti, trovo tratti molto simili.
Cosa ti piacerebbe arrivasse ai tuoi lettori del tuo libro?
Portare avanti le proprie radici e il proprio passato per vivere meglio il presente e disegnare il proprio futuro.