Amusia dal 27 aprile al cinema
L’amusia è una malattia cerebrale: chi ne è affetto non riesce a eseguire o apprezzare la musica per via di una distorsione sonora, provocando un disturbo uditivo.
Veniamo a conoscenza di questa patologia attraverso una storia d’amore, quella di una ragazza che scappa dalla musica e di un ragazzo che invece sopravvive grazie ad essa.
La ragazza, che sfugge a una vita di pregiudizi, arriva nel mondo periferico della sua controparte, un ragazzo che lotta contro la solitudine con la musica.
Lei ha trascorso un’infanzia solitaria che l’ha portata soltanto a difendersi dai pregiudizi altrui; lui, invece, combatte la solitudine attraverso la passione per la musica.
Nonostante le sensibilità artistiche molto diverse, l’incontro tra i due porterà a qualcosa di straordinario.
Il ragazzo proverà a uscire dalla dimensione onirica, ma lontana, dentro la quale è intrappolato, mentre la ragazza conoscerà un mondo che non ha mai scoperto in precedenza.
Di questa racconta “Amusia“, il film in uscita il 27 aprile di Marescotti Ruspoli, alla sua opera prima, che, volendo utilizzare un’aggettivazione che rimanda all’elemento cromatico, si potrebbe definire ‘freddo’.
La sua è una messa in scena di due solitudini che progressivamente si avvicinano entrambe però dotate di una spessa corazza atta a proteggerle dai sentimenti.