Fiorenza D’Antonio ne “Il Commissario Ricciardi 2”: «Raccontiamo Napoli come una bella donna sfregiata dal fascismo»
Fra i caratteristici vicoli della Napoli degli anni ‘30, continuano le indagini e le vicissitudini sentimentali di Luigi Alfredo Ricciardi, commissario della Mobile creato dalla creatività di Maurizio de Giovanni.
Catturare gli assassini è l’ossessione di Ricciardi, afflitto da una maledizione ereditata dalla madre: vede i fantasmi delle persone morte in modo violento e ne ascolta l’ultimo pensiero.
A questo dolore si è aggiunto anche quello per la recente perdita della tata Rosa, sostituita impeccabilmente nella cura della casa dalla giovane nipote Nelide.
Per paura di tramandare la sua sofferenza anche ai figli, Ricciardi ha deciso di rinunciare all’amore: quello per la timida Enrica, sua dirimpettaia di casa.
La ragazza, che intimamente ricambia il sentimento per Ricciardi, è ora corteggiata da Manfred, un Maggiore tedesco in missione in Italia.
Con le sue straordinarie doti intuitive e una vera e propria vocazione per il lavoro, Ricciardi risolve i casi di omicidio più difficili, aiutato dal fedele brigadiere Maione e dal medico legale Bruno Modo, mentre l’aura di mistero che lo circonda ne fa un uomo corteggiato dalle donne: in questa seconda stagione alla sensuale Livia – che da tempo prova a scalfire il cuore dell’uomo e sembra disposta a tutto per conquistarlo- si aggiunge la contessa Bianca Palmieri di Roccaspina.
Due anni dopo l’ultima indagine televisiva, “Il Commissario Ricciardi 2” torna su Rai1 con le sue indagini ed il suo dono in una fiction tra il noir e il sovrannaturale.
In questa stagione troviamo Fiorenza D’Antonio (Ph. Assunta Servello) nelle vesti di Bianca, una nobildonna sposata con il conte Romualdo Palmieri, un uomo rovinato dal gioco e dai debiti che si ritrova coinvolto, come sospettato, in un’indagine del Commissario Ricciardi.
L’amore tra Bianca e Romualdo si è spento da tempo e Bianca quando incontra Ricciardi ne rimane affascinata. I due finiranno per essere fondamentali l’uno per l’altra. Ne abbiamo parlato con l’attrice.
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Cosa ti ha portato a dire s a questo progetto per la tv?
Avevo letto i romanzi e la penna dello scrittore mi è sempre piaciuta. Avevo visto la prima stagione e quando ho saputo che poteva esserci la possibilità di entrare nella seconda non me la sono certamente lasciata sfuggire.
Tu sei Bianca Palmieri di Roccaspina, come ti sei preparata e come la descriveresti?
Attraverso i libri, ho scoperto il suo passato e i suoi dolori; ho cercato di comprendere com’era vista dagli altri, ovvero una donna schietta, pratica e con grandi valori.
Ha un grande romanticismo alla base, ha molta grazia, pacata e molto sensibile. Ho vissuto quell’epoca grazie ai costumi, trucco e parrucco.
Qual è il suo rapporto con Ricciardi?
Il loro primo incontro è in realtà uno scontro ma ben presto l’uno conquisterà l’altra e viceversa.
C’è qualcosa che ti rende simile a lei?
La lealtà verso gli amici, il credere nell’amore, il cadere ma anche il rialzarsi.
C’è qualcosa della Napoli di ieri in quella di oggi?
Conserva un fascino eterno e senza tempo, è molto teatrale e un po’ pettegola come città. Quella che raccontiamo è una bella donna sfregiata dal fascismo.
Cosa ti porti dietro di questa fiction?
Un modo di approcciarmi alle persone più delicato e devo dire grazie al mio personaggio.
Perché fare l’attrice e cosa significa esserlo?
Lo desideravo da sempre; da piccolina qualcosa avevo già fatto per poi riprendere da più grande. Vuol dire vivere con tanta curiosità e scoperta per ruoli diversi tra loro.