Veronica Urban in “Black Out – Vite sospese”: «Mi auguro che faccia capire quanta umanità ci può essere nelle persone, quanto amore, quanta vita»
Foto Di Benedetto
Bloccati in un hotel in quota, in una location che sa essere molto suggestiva quanto inquietante se la natura ci mette lo zampino.
“Black Out – Vite sospese“, la nuova fiction di Riccardo Donna targata Rai1, racconta proprio questo, ovvero come un gruppo di persone in un hotel di lusso in montagna debba affrontare un isolamento forzato causato da una valanga, facendo affiorare puntata dopo puntate le proprie vere nature.
Quello che stiamo vedendo su Rai1 è un cast tra i migliori che la produzione potesse mettere insieme, tra loro troviamo anche Veronica Urban (Ph. Bellucci, Di Benedetto, Finocchiaro, Ferrantini) , attrice che stiamo imparando a conoscere sempre di più.
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Veronica, cosa ti ha portato a dire sì a questa fiction?
Sono grata alla casting e al regista per avermi scelto. Sarebbe stata un’avventura pazzesca e così è stato: ben tre mesi in alta quota tutti insieme, quindi tanta vita e la nascita di legami forti.
Sarebbe stata la mia seconda serie tv, non potevo certo dire di no. Con il senno del poi, posso dire che non è stato facile girare in pieno inverno in montagna con così poca neve ma è stato bellissimo.
Vesti i panni di Silvia, come la descriveresti?
E’ una maestra di sci che è molto legata alla montagna; ne conosce i pro ed i contro, sa che può essere molto pericolosa. Dinnanzi alla tragedia della valanga, reagisce con la fede.
E’ una donna forte, umana, solare, gentile e molto accogliente.
Lei e la montagna?
Scia da quando è bambina, è casa sua. Luca si occupa dei bambini, lei invece anche degli adulti.
E tu?
L’ho riscoperta. Sono originaria di Vercelli ma i miei genitori mi hanno sempre portata al mare; in montagna ci andavo molto poco.
Prima mi sentivo soffocare e andavo in ansia; ora invece emana un grande senso di libertà e di contemplazione, mi permette di entrare in ritmo con l’universo, oltre che dare un senso di tranquillità.
Quella che portate in tv è un mix di storie molto intenso, anche molto vitale perché ad ogni personaggio viene data una seconda possibilità. E’ così?
Assolutamente sì. Silvia reagisce con la fede. Ogni personaggio può riscattarsi e rinascere.
Com’è stato essere diretta da Riccardo Donna?
Gli devo dire Grazie. E’ un ottimo professionista, esigente ma molto simpatico, aiuta i suoi attori e crea armonie tra le varie maestranze.
Tu e le recitazione: perché scegliere questo mestiere?
Ero chiusa e timida, la recitazione di ha aiutato a comprendere quanto sia meraviglioso seguire le nostre emozioni e a sognare.
Cosa significa essere attrice?
E’ una passione diventata poi un mestiere. E’ un regalare emozioni alle persone che pii entrano nella vita dei personaggi portati in scena.
Cosa speri arrivi della serie tv?
Mi auguro che incuriosisca sempre di più. Mi auguro che faccia capire quanta umanità ci può essere nelle persone, quanto amore, quanta vita. Spero in un’evoluzione del mio personaggio in una seconda stagione.
I tuoi prossimi progetti?
Sarò in “Cuori 2”.