Ilaria Rossi ne “La fortuna di Laura”: «Io e Lucrezia Lante Della Rovere abbiamo creato subito una bella sintonia sin dal primo provino»
Laura Trabacchi è un’arredatrice di successo che ha cresciuto da sola la figlia Emma, viziandola e mandandola a studiare all’estero.
Quando la relazione con il marito della sua cliente più importante viene scoperta, in un istante Laura perde la casa, la reputazione e il lavoro.
Ad aiutarla è la sua ex domestica Agnese Santini, che la ospita a casa sua dove già vive suo fratello Fabrizio dopo la separazione. Dopo un piccolo incidente di Agnese, Laura le propone di sostituirla nel lavoro di colf, così la donna potrà dedicarsi al nipote Nicola.
Pulendo le case dei suoi ex “amici”, le stesse che ha arredato, Laura rivede la sua scala di valori, trova il coraggio di avere un rapporto sincero con sua figlia e scopre l’amore.
Per il ciclo “Purché finisca bene”, va in onda giovedì 22 dicembre su Rai1 in prima serata “La fortuna di Laura“.
Diretta da Alessandro Angelini, Lucrezia Lante Della Rovere è protagonista di questa storia di seconde possibilità con al centro una donna che, costretta a ricostruirsi una vita, riscopre dei valori che aveva perso di vista.
Nel film troviamo Ilaria Rossi con la quale abbiamo scambiato qualche battuta.
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Cosa ti ha portato a far parte de “La fortuna di Laura”?
Sono entrata a far parte del cast de “La fortuna di Laura” tramite una serie di provini, il primo dei quali con il casting Stefano Oddi e poi con il regista Alessandro Angelini.
All’ultimo provino ho conosciuto Lucrezia Lante della Rovere, abbiamo lavorato su un paio di scene insieme.
Tu sei Emma. Come la descriveresti?
E’ una ragazza vivace e dallo spirito ribelle. Ama la musica, fin da piccola sogna di diventare una musicista e farà di tutto per far sì che questo diventi il suo lavoro.
Qual è il rapporto con la sua famiglia?
Emma viene da una famiglia disfunzionale, all’interno della quale manca la figura paterna. La madre cerca di colmare i suoi vuoti viziandola senza però mai ascoltarla veramente.
Ed è proprio per questo motivo che inizialmente Emma non riesce ad aprirsi a lei.
Reciti accanto a Lucrezia Lante Della Rovere, com’è stato?
Io e Lucrezia abbiamo creato subito una bella sintonia sin dal primo provino. Sembrava ci conoscessimo già da tempo. Sul set mi ha dato molti consigli utili, provavamo diverse volte le scene prima di girarle.
È stato divertente. Io credo che l’energia sia una cosa contagiosa e quella di Lucrezia sul set e fuori dal set mi ha colpito fin da subito.
Questo film fa parte del ciclo “Purché finisca bene”, ritieni che oggi ci sia bisogno del lieto fine?
Viviamo purtroppo in un’epoca di guerra, pandemie e odio. C’è tanto bisogno di leggerezza, di evadere dalla realtà di tutti i giorni, ma anche di guardare alle cose con speranza e ottimismo.
Penso che oggi chi guarda un film ricerchi una spensieratezza che è ormai difficile da ricreare nella vita di tutti i giorni. Viva il lieto fine.
Cosa ti piacerebbe arrivasse del film?
Mi piacerebbe che il pubblico attraverso il percorso che fa il personaggio di Laura (che riesce a risollevarsi dopo una crisi economica), pensasse che anche quando ci sono degli ostacoli apparentemente insormontabili, ci sono anche infinite soluzioni, e che non c’è bisogno di ricorrere necessariamente a soluzioni drastiche e dannose.
Vorrei anche che le famiglie ragionassero su questo problema dilagante e sottovalutato che è l’incomunicabilità. Parlate ai vostri figli, ma soprattutto ascoltateli.
Nuovi progetti?
Poco tempo fa c’è stata la presentazione di “Story of your life” presentato al Festival Del Cinema di Roma per Alice Nella città, premio Starlight Cinema Awards 2022, sono ancora sulla scia di quella forte emozione.
Per quanto riguarda i progetti futuri non posso ancora parlarvene, ma spero di faro molto presto.