Gianluca Terranova ed il suo ITALIA OPERA TALENT: « Mi piacerebbe poter vedere l’opera in prima serata su Rai1 »
Grande successo della trasmissione ITALIA OPERA TALENT in onda su SKY 176 Explorer Channel HD.
Il talent nasce da un’idea di Gianluca Terranova, tenore di fama internazionale che in Italia ha ottenuto grande popolarità grazie al successo della Fiction Rai1 “Caruso- La voce dell’amore”, con una visibilità di oltre 6 milioni di telespettatori.
Il noto cantante ha scritto un format di intrattenimento televisivo per il settore dell’Opera Lirica, con l’esigenza di divulgare l’Opera, che è nel Mondo riconosciuta e amata, anche alle nuove generazioni italiane, per rilanciare il genere anche al pubblico generalista che solitamente si sente impreparato a seguirlo.
Con lui ci siamo soffermati proprio su questo ma sui suoi inizi, sulle sue collaborazioni e su quanto il canto lirico sia parte integrante della sua vita.
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Gianluca, partiamo proprio da ITALIA OPERA TALENT. Com’è nata l’idea?
La pandemia ci ha rinchiusi in casa e purtroppo per il governo non eravamo la priorità; i teatri sono stati chiusi impedendo a noi di svolgere il nostro lavoro.
Italia Opera Talent nasce come contenitore con l’intento che l’opera possa raggiungere tutti per far in modo che le persone si appassionino e vadano poi in teatro.
Come viene vista l’Opera in Italia?
Come qualcosa destinata alle persone anziane e non ai giovani. Nel programma, c’è una rubrica in cui poniamo proprio questa domanda.
E nel mondo?
In maniera diversa. In Italia non viene fatta promozione, al contrario del resto del mondo.
Quando ho eseguito la Traviata in Australia, sono arrivate ben tre mila persone ogni sera, un numero elevatissimo proprio perché veniva fatta tanta pubblicità.
A caratterizzare il tuo show televisivo è Formula OPERACORTO. Ci spieghi meglio di cosa si tratta?
E’ una sorta di riassunto dell’opera per farla conoscere in una ventina di minuti con un narratore che racconta i passi fondamentali.
All’interno ci sono dei tagli musicali, ovvero alcuni stralci dei brani.
Tu come e quando hai compreso che il canto lirico sarebbe stato un tuo fedele compagno di vita?
In realtà la mia vera compagna è la musica, da sempre. A sei anni ho cominciato a suonare il piano. Sono piuttosto eclettico e purtroppo ho più talenti.
Il grande pubblico ti ha conosciuto soprattutto con “Caruso- La voce dell’amore”. Qual è stata la forza di quella fiction?
Le biografie dei grandi funzionano sempre. Tutti conoscono Caruso ma solo in pochi in maniera approfondita.
Devo dire grazie a Stefano Reali, il regista della fiction, e a Gianmarco Mazzi che mi ha dato preziosi suggerimenti per questa serie tv.
Ogni opera è una storia raccontata, così come ogni nota. Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe poter vedere l’opera in prima serata su Rai1 per farla conoscere ai più all’interno di un programma che valorizzi i giovani talenti.