Aurora Peres, protagonista di “Esterno notte” e a teatro: « Lavorare con Marco Bellocchio è sempre meraviglioso»

Aurora Peres @ FEDERICO PITTO

Da Cannes ai cinema, “Esterno notte” arriva sul piccolo schermo; la serie tv evento di Marco Bellocchio va in onda in prima serata su Rai1 il 14, 15 e 17 novembre.

Scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino, e diretta da Marco Bellocchio, “Esterno notte” è una serie Rai prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France.

La fiction racconta l’Esterno di quei 55 giorni italiani stando però fuori dalla prigione tranne che alla fine, all’epilogo tragico; il regista narra il drammatico capitolo della storia italiana del rapimento di Aldo Moro con uno sguardo diverso.

Nel ruolo della figlia Maria Fida Moro troviamo Aurora Peres (Ph di Adolfo Franzò e di Federico Pitto), una bravissima attrice. Oltre al piccolo schermo, è impegnata dall’8 novembre al 20 novembre in teatro a Genova nello spettacolo “Lemnos”.

Ne abbiamo parlato con lei.

 

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Aurora, partiamo da “Esterno notte”. Cosa ti ha portato ad accettare questo progetto?

Amo il regista; è una persona attenta, curiosa e giovane, adoro il suo cinema. Avevo già visto “Buongiorno notte” e mi era piaciuto molto.

Questo progetto televisivo è risultato da subito molto interessante, soprattutto perché questa storia veniva raccontata dal punto di vista personale, della famiglia.

Aurora Peres Ph. ADOLFO FRANZO'
Ph. ADOLFO FRANZO’

Della triste vicenda di Aldo Moro tu quale idea ti sei fatta?

Ha cambiato la storia politica dell’Italia; sono dell’idea che ancora non sia emerso tutto di questa triste vicenda. E’ stato rapito e poi ucciso perché era scomodo per i più.

Cosa rappresenta Aldo Moro per il nostro Paese?

Io l’ho conosciuto attraverso le sue lettere e sua figlia, quindi da un punto di vista filtrato dalla famiglia. E’ stato un uomo che cercava di conciliare verso una pace che purtroppo non è stata concessa.

Tu, nella serie tv, sei sua figlia. Come la descriveresti?

E’ una donna coraggiosa, intelligente e determinata a cercare la verità che purtroppo le è stata negata. Per il padre, ha sempre voluto giustizia.

Ho portato sullo schermo la rabbia e l’impotenza di ottenere la verità.

Cos’ ha significato ritrovare Marco Bellocchio?

L’ho conosciuto da piccolina; è sempre stato molto disponibile a vedere i miei spettacoli. Ha sempre seguito la mia crescita professionale. Lavorare con lui è meraviglioso e la sua richiesta artistica è sempre più alta.

AURORA PERES - Ph.FEDERICO PITTO
Ph. FEDERICO PITTO

Sei anche in teatro con “Lemnos”. Tu di chi vesti i panni sul palco?

In teatro, questa volta sono Eracle e sono diretta da Giorgina Pi.

Lo spettacolo prende spunto da una riflessione sul mito di Filottete, confrontandosi con l’omonima tragedia di Sofocle e con le vicende biografiche, i diari, le poesie, i racconti delle tante persone antifasciste greche che vennero confinate, torturate, uccise in Grecia dal 1946 al 1974.

Il mio personaggio è un ponte tra il passato ed il presente. Emerge una forte connessione con l’attualità e la modernità.

Mi auguro che chi verrà a vederci possa riflettere sull’inutilità della guerra, dei regimi e delle torture, oltre che sul fatto di quanto sia assurdo soffocare la manifestazione di sè.

 

In questo spettacolo teatrale ci sono più spunti su cui riflettere, ma qual è la forza del teatro antico secondo te?

I temi universali: dall’esilio all’emarginazione di una persona scomoda, oltre che l’abuso di potere.

E di quello moderno?

Probabilmente il linguaggio è più diretto. Il teatro tuttavia è sempre lo stesso, ovvero cerca di toccare le corde emotive dei più coinvolgendo la collettività in un avvenimento perché la bellezza può solo farci del bene.

Perché hai scelto di fare l’attrice?

Ho sempre avuto una propensione per l’arte; ho sempre amato il teatro. Ho studiato canto e danza.

Nuovi progetti?

Il prossimo anno sarò in scena con “Pilade” di Pasolini.