PAOLA LAVINI
PAOLA LAVINI

Paola Lavini

in “Brado” di Kim Rossi Stuart: «Nella mia carriera, volevo lavorare con  Kim Rossi Stuart e per fortuna è accaduto»

 

PAOLA LAVINI

Un figlio che non voleva più avere niente a che fare con suo padre è costretto ad aiutarlo a mandare avanti il ranch di famiglia dopo che questi si è fratturato alcune ossa.

I due si ritrovano per addestrare un cavallo recalcitrante e portarlo a vincere una competizione di cross-country, ma allo stesso tempo provano a sciogliere quel grumo di rabbia, ostilità, rancore, che ha impedito loro per tanto tempo di essere vicini.

È un difficile percorso a ostacoli quello che deve compiere il cavallo, ma anche quello che devono affrontare i due per ricostruire l’amore e la vicinanza che avevano perduto.

In questa impresa li aiuterà un’addestratrice di cavalli, di cui il giovane si innamora. Dal 20 ottobre nei cinema con Vision Distribution arriverà “Brado“, terza regia per l’attore Kim Rossi Stuart che è anche co-protagonista del film con Saul Nanni.

Il film da un soggetto di Rossi Stuart è una storia su un complicato rapporto padre-figlio. Nel cast troviamo PAOLA LAVINI, perfetta in un ruolo che le calza a pennello.

 

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Paola, cosa ti ha portato ad accettare questo ruolo?

La Palomar è sempre una conferma. Ho fatto un provino come tutti e sono stata presa. Cercavano attori emiliani.

Inoltre posso dirti che seguo Kim Rossi Stuart da anni e l’ho sempre stimato, umanamente ed artisticamente; nella mia carriera volevo lavorare con lui e per fortuna è successo.

Spiegaci innanzitutto il titolo, perché “Brado”?

Tutto è allo stato brado, selvaggio, non contaminato da sovrastrutture, allo stato basico tra uomo – natura e animali. Tutto si svolge in un ranch avvolto dalla semplicità della campagna.

PAOLA LAVINI

Tu sei una cliente del maneggio. Come la descriveresti?

E’ una donna che si sente molto legata a Renato, uomo indurito dalla vita, dai modi aspri e non sempre gentili; è invaghita di lui.

Nonostante sia un uomo incattivito da un’esistenza non facile, lei lo accetta e cerca di stargli vicino perché gli vuole bene. Un tempo Renato aveva molti clienti, ora ha rimasto solo lei.

Tra loro c’è qualcosa, anche se non viene mai dichiarato; lei non sa cavalcare ma continua ad andare al maneggio.

Lui è un uomo ruspante e affascinante, ma dopo la  fine del suo matrimonio la sua rabbia è sintomo di fragilità.

In questo film si parla del difficile rapporto tra un padre e suo figlio, cosa li divide e cosa li lega?

Renato ha riposto molta fiducia nel figlio; si intuisce che in passato avevano un bel rapporto, sono cresciuti insieme.

Il figlio vorrebbe che suo padre uscisse da questo stato di chiusura perché, in questo modo è difficile stargli accanto.

Per loro, qual è il significato dell’amore?

Renato ha il suo sogno distrutto ed il suo essere così duro è un modo per rendere indipendente il figlio che condivide la passione per i cavalli e per gli animali. Nonostante tutto, gli starà  vicino fino alla fine.

Cos’ha significato essere diretta da Kim Rossi Stuart?

Mi sono immersa nel suo mondo in punta di piedi, ascoltandolo il più possibile. E’ attento, dolce e un grande artista. C’è stato un bell’incontro umano.

Cosa ti piacerebbe arrivasse del film?

L’importanza di quanto sia fondamentale l’incontro tra un padre ed un figlio, da tenere stretto finché si può.

Nuovi progetti?

Il 18 ottobre è stato presentato alla Festa del cinema di Roma “La California” di Cinzia Bomoll che uscirà al cinema il 10 novembre.

Il 14 febbraio uscirà “Tramite amicizia” di Alessandro Siani. Il prossimo mese al festival del Cairo presenteremo “L’isola del perdono” di Ridha Behi con Claudia Cardinale. Infine, ho girato “Eravamo bambini di Marco Martani.

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Giulia Farneti
Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.