TIZIANA ARISTARCO
Regista di Mina Settembre 2: «Mina usa l’intelligenza del cuore»
L’avevamo lasciata con un dilemma di cuore da risolvere; la ritroviamo, nel suo cappottino rosso, a risolvere casi sociali e, forse, anche il suo problema sentimentale.
E’ tornata su Rai1 in prima serata Serena Rossi nei panni di “Mina Settembre”- giunta alla sua seconda stagione -, l’assistente sociale del consultorio del Rione Sanità di Napoli.
Protagonista della fiction tratta dai libri di Maurizio De Giovanni (editi da Sellerio), dal 2 ottobre ci saranno ben sei prime serate prodotte da Fulvio e Paola Lucisano per Rai Fiction e Italian International Film e dirette da Tiziana Aristarco, regista di successo alla quale abbiamo rivolto qualche domanda.
***
Tiziana, innanzitutto perché fare una seconda stagione?
Tutti insieme – produttori, Rai ed io – abbiamo aspettato la messa in onda della prima stagione con l’intenzione di farne anche una seconda; dato che siamo stati premiati dall’ascolto del pubblico, abbiamo deciso di continuare andando avanti con il racconto. Il finale della prima stagione era aperto, motivo per cui ci siamo detti di continuare.
Facciamo un focus su Mina, come l’abbiamo lasciata?
E’ una donna ferita, contesa tra l’ex marito ed il suo nuovo amore. Ha scoperto che la sua amica del cuore è stata l’amante del padre e che in realtà il figlio acquisito è in realtà suo fratello. Ha molto confusione in testa.
Lei e l’amore?
E’ tutto per lei, è fondamentale; è innamorata del suo lavoro ma anche della vita stessa.. Mina è una donna che sa ascoltare, solidale e dedita al lavoro; scavalca le sue fragilità ed è molto forte. Affronta tutti gli ostacoli con molta tenacia ma non è una donna risolta; ha la capacità di risolvere i problemi altrui ma non i propri. E’ molto empatica e lo spettatore si identifica nei suoi chiaroscuri.
Lei e la famiglia?
Ha un amore senza confini per il padre; con la madre – donna dura e intransigente – ha un rapporto molto conflittuale. Con la scomparsa di suo padre è andata in crisi, sentendosi anche tradita dalla madre che sapeva dei tradimenti del padre.
Lei e Napoli?
Sono connessi completamente. Napoli è un altro protagonista della fiction; tentiamo di raccontare le realtà della città, come di fatto in uno stesso palazzo possano convivere un nobile e un calzolaio, una città stratificata, dentro al mare e piena di culture.
In molti definiscono il personaggio di Mina Settembre come un’eroina dei giorni nostri. E’ così perché?
Siamo andati in onda nella prima stagione segnati tutti dal Covid, soli e spaventati. In questa serie tv cerchiamo di raccontare come si possa sconfiggere la solitudine con una ventata di positività, qual è la solidarietà; si cerca la speranza nei piccoli gesti quotidiani. Mina è una donna che non molla, ascolta e aiuta. Usa l’intelligenza del cuore.
Com’è stato ritrovare sul set Serena Rossi e tutto il cast per questa seconda stagione?
Molto bello tornare in squadra affiatata. Eravamo molto felici ma anche un pochino preoccupati di non deludere gli spettatori.
Cosa ti auguri arrivi al pubblico?
La delicatezza e la credibilità nei casi di puntata che andiamo a raccontare, mantenendo la dignità per ogni personaggio.
https://www.youtube.com/watch?v=NFqO8ple8wE