GIUDITTA VASILE
GIUDITTA VASILE

GIUDITTA VASILE in “Koza Nostra”: «E’ una commedia molto intelligente»

GIUDITTA VASILE

Vlada Koza è una donna ucraina che, dopo aver saputo di essere diventata nonna, decide di partire per l’Italia, dove si trova sua figlia. Una volta giunta in Sicilia, la donna si presenta alla porta della ragazza e invade la sua casa.

Nel suo tentativo di essere premurosa, Vlada finisce per risultare pesante, tant’è che sua figlia, stanca di queste continue attenzioni, la caccia di casa.

È così che la donna si ritrova nel bel mezzo dell’entroterra siciliano completamente sola e senza neanche un soldo in tasca.  A causa di un incidente automobilistico, però, Vlada conosce Don Fredo, capo clan dei Laganà, famiglia mafiosa del posto che cerca di resistere a tutti i tentativi di smantellamento dell’organizzazione.

Vlada finisce per fare da governante a Don Fredo e, grazie alla sua invadenza e al suo voler sempre aiutare gli altri e prendersene cura, porta tra i Laganà molta serenità. Ma questo benessere è destino a rompersi, quando la governante scopre la vera identità criminale di Don Fredo e della sua famiglia.

Questo racconta “Koza Nostra” di Giovanni Dota al cinema dal 19 maggio. A vestire i panni di Francesca Laganà troviamo la brava Giuditta Vasile con la quale abbiamo parlato proprio di questo film e non solo.

GIUDITTA VASILE

 

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Giuditta, partiamo dall’inizio. Perché dire sì a questo film?

In realtà sono stata scelta. Ho fatto dei provini e, dopo aver letto la sceneggiatura, mi sono innamorata totalmente del personaggio. Ci ho creduto sin da subito.

Come ti sei preparata per affrontare questo ruolo?

Mi sono fatta aiutare da una casting e ho studiato bene la sceneggiatura. Posso anche dirti che alcuni tratti caratteriali con il mio personaggi sono molto simili.

GIUDITTA VASILE

Tu sei  Francesca Laganà. Come la descriveresti?

E’ una ragazza fragile che ha cercato uno scudo di protezione da una società che non comprende. E’ madre e vuole crearsi una famiglia da sé. E’  sicura della sue scelte ma emerge con il ritorno del padre.

Per lei cosa rappresenta la famiglia?

E’ il focus della sua vita; non l’ha mai abbandonata, ha un figlio e tenta di costruirsene una tutta sua con un ragazzo che di fatto conosce casualmente.

E Cosa Nostra?

Per lei è normale, è quotidianità, è qualcosa di legale. per me invece è una montagna di merda e sempre lo sarà. La mia città, Palermo, è una città che è cresciuta con i morti ammazzati per strada, è una città maledetta purtroppo ma sono felice che stia rifiorendo.

Come accoglie l’arrivo in famiglia di Vlada Koza?

Inizialmente Francesca la accoglie di malo modo, è riservata e diffidente. Inizia poi a fidarsi di lei, la vede con affetto.

Per quali motivi inviteresti il pubblico ad andare a vedere questo film?

E’ una commedia intelligente che tratta di temi molto importanti come l’omofobia, la famiglia e la criminalità organizzata fa da sfondo.

I tuoi prossimi progetti?

Sarò tra i protagonisti del film di Giuseppe Fiorello ed uscirà il corto “Nica” di cui curo la regia.