Mother Lode
al cinema, un ipnotico viaggio..
Jorge è un giovane di belle speranze che guida un moto-taxi alla periferia di Lima, in Perù, ma cova sogni di maggior gloria e opportunità. Padre di famiglia, decide di tentare la fortuna alla ricerca dell’oro che si nasconde nelle miniere delle Ande.
Il viaggio verso le montagne è lungo e difficile: l’obiettivo è La Rinconada, la città a cinquemila metri di altezza che attrae chi è disposto a rischiare tutto in nome di una scommessa col diavolo, e dove molti uomini finiscono per scomparire.
Opera di un regista italiano, Matteo Tortone, e frutto di un’importante co-produzione europea, “Mother Lode” è l’ipnotico racconto di un viaggio che ha il fascino del racconto popolare, a metà tra la mitologia e il monito contro i pericoli della hubris umana.
Tortone lo gira in un bianco e nero denso e fluido, e riesce a dare al tragitto di Jorge un respiro universale grazie alla poesia lirica delle immagini e della voce narrante. Nel cast troviamo José Luis Nazario Campo, Damian Segundo Vospey, Maximiliana Campos Guzma e Juan Pedro Nazario Campos.