MAYA TALEM ne "Il gatto e la luna"
MAYA TALEM ne "Il gatto e la luna"

MAYA TALEM 

“Il gatto e la luna”

MAYA TALEM ne "Il gatto e la luna"

Sonia, una donna di 50 anni, sembra stia vivendo una storia d’amore con un uomo molto più giovane di lei. Una storia che però è quasi alla fine perché la donna intende far ritorno a casa da suo marito e dai suoi due figli.

In parallelo un delitto, un imprenditore viene ucciso nel suo ufficio e la sua segretaria cade in coma irreversibile. Le due storie proseguono parallelamente e sembrerebbero destinate a non incontrarsi mai: da un lato le indagini della polizia sul misterioso omicidio e dall’altro la storia d’amore di Sonia che scopre che non può più tornare indietro dalla sua famiglia.

Oltre al giovane, anche suo padre e il suo vecchio professore di filosofia le faranno capire che in certi momenti della vita non è possibile decidere di poter tornare indietro. Non appena si risolve il caso dell’omicidio però le due storie si intrecciano.

È uscito l’estate scorsa sul grande schermo il film “Il gatto e la luna”, girato a Osimo, Numana, Sirolo e Pedaso. Ora è su Amazon Prime Video.

La regia del film è di Roberto Lippolis e tra gli attori figurano Maria Grazia Cucinotta, Philippe Leroy, Enzo Storico, Enzo Garinei, Linda Batista, Roberto Calabrese, Antonella Salvucci, Massimiliano Pazzaglia e Maya Talem.

In questa intervista ne abbiamo parlato propio con Maya Talem.

 

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Maya, raccontaci: perché hai detto sì a questo progetto?

Per la prima volta vesto i panni di un’italiana vera e non straniera, come invece mi capita sempre di fare. Il cast era ottimo, come la sceneggiatura. Non potevo dire di no.

Tu chi sei nel film?

Sono Nicole, una giovane donna che sente la mancanza di sua madre. Vive con il padre e non ha mai accettato la sua “sparizione”. Vive di ricordi e di momenti trascorsi insieme.

Ti somiglia il personaggio?

Posso dirti che condivido tutto con mia madre. E’ tutto per me, esattamente come per Nicole.

Amore e delitto in questo film, perché queste due componenti piacciono così tanto al pubblico?

Un amore semplice è noioso, meglio suspense e action in un film.

Cosa ha significato girare con Maria Grazia Cucinotta?

E’ gentile ed è una vera professionista. Mi ha insegnato ad improvvisare e a non essere schiava del copione.

Cosa speri arrivi del film?

L’importanza della mamma. E’ fondamentale.

I tuoi prossimi progetti?

Ho girato un film internazionale con Mira Sorvino e ora sono su altro set con produzione italo – maltese.