LILIANA FIORELLI
su Rai1 con “Noi”:«I Peirò sono la famiglia che tutti vorrebbero e che tutti vorrebbero essere»
Ognuno ha una famiglia. E ogni famiglia ha una storia. “Noi” è la storia della famiglia Peirò attraverso i decenni: da Pietro e Rebecca, giovane coppia che negli ‘80 affronta la sfida di crescere tre figli, fino ai nostri giorni in cui Claudio, Caterina e Daniele cercano la propria strada verso la felicità.
Questa fiction, in onda ogni domenica in prima serata su Rai1 con la regia di Luca Ribuoli, racconta le vicende, le gioie e i drammi di una famiglia allargata.
Tra gli interpreti ritroviamo un’attrice che abbiamo già avuto modo di apprezzare, ovvero LILIANA FIORELLI che vedremo in una veste insolita.
***
Liliana, partiamo dall’inizio. Perché hai detto sì a “Noi”?
Non si poteva rifiutare. Si tratta di un progetto molto amato, ben pensato e ben sviluppato: tutto questo si intuiva già dal provino.
Si tratta della fiction che per eccellenza parla della famiglia, quale significato ha quest’ultima?
Diciamo che il mio personaggio è l’antitesi della famiglia. Lo spettatore si troverà dinnanzi ad una sfida emotiva piuttosto forte. Ogni Io è attraversato dal Noi, chiunque può rispecchiarsi in questa famiglia.
Ognuno di noi può cogliere schegge di se stesso o della propria persona nei personaggi che raccontiamo. I Peirò sono la famiglia che tutti vorrebbero e che tutti vorrebbero essere.
Tu sei Chiara, come descriveresti questa giovane donna?
E’ un’attrice teatrale che ha faticato molto per inseguire i suoi sogni dimenticando di scoprire se stessa. Cosa vuole essere? Ha sempre preferito nascondersi dietro ai personaggi che andava ad interpretare.
La sua famiglia l’ha vista come una sorta di ostacolo, motivo per cui ha lasciato la sua casa andando in un’altra città per il suo bene. E’ un lupo solitario.
Il tuo personaggio è molto vicino a Claudio. Com’è il loro rapporto, come nasce il legame e come si evolve?
Il loro è un rapporto piuttosto conflittuale. Vengono da due stelle lontanissime, sia per le origini familiari sia per i mestieri intrapresi. Il loro primo incontro sarà in realtà uno scontro.
Hai interagito in particolare con Dario Aita, che compagno di viaggio è stato?
E’ un grande attore, accogliente, preciso, disponibile e generoso. E’ bello “giocare” con lui sul set. E’ molto divertente ed auto ironico.
Cosa vorresti arrivasse al grande pubblico della fiction?
Mi piacerebbe che arrivasse il racconto sensibile che abbiamo fatto come una storia presente. Vorrei che lo spettatore si abbandonasse alle emozioni, ai ricordi e ai rimorsi.
I tuoi prossimi progetti?
Usciranno al cinema “Siccità” di Paolo Virzì ed “Il grande Boccia” di Karen Di Porto.