CLAUDIA MARSICANO
su Rai1 con “Noi”: «Se vuoi qualcosa deve prendertela, la vita non concede sconti»
Dal 6 marzo in prima serata per sei puntate (dodici episodi da 50 minuti l’uno) è in onda “Noi“, adattamento italiano di “This is Us”, serie tv di Dan Fogelman plurivincitrice di Emmy e Golden Globe.
La storia che stiamo vedendo in prima serata su Rai1 ogni domenica sera è incentrata sulla famiglia Peirò composta dalla giovane coppia Pietro e Rebecca che si incontrano e si innamorano nella Torino degli anni ’80.
Diventano genitori di tre figli, due gemelli loro e uno adottato, Claudio, Caterina e Daniele. Le vicende saranno incentrate negli anni ’80, mentre la narrazione della vita dei tre fratelli avverrà negli anni successivi fino ai giorni nostri in città diverse.
Tra i diversi protagonisti troviamo Claudia Marsicano, una giovane e bravissima interprete che abbiamo in più occasioni già avuto modo di apprezzare. Questa volta sarà Caterina, una donna che ha un problema grande: sé stessa.
Unica femmina dei tre fratelli Peirò, che combatte da sempre la sua battaglia contro il sovrappeso: la bilancia come misura di felicità.
Ne abbiamo parlato con l’attrice.
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Claudia, cosa ti ha spinto ad accettare “Noi”?
In realtà sono solita accettare sempre, non sono una che dice di no. Nel 2020 ho fatto il provino, poi è scoppiato il Covid e tutto si è fermato. Mi sono vista così la serie tv americana e ne sono rimasta ipnotizzata; ho deciso che avrei quindi fatto di tutto per avere quel ruolo. Così è stato fortunatamente.
Tu sei Caterina Peirò, possiamo dire che vive a metà, perché?
In realtà credo che sia più corretto dire che vive bloccata nel tempo che per lei si è fermato senza andare avanti. E’ una donna di 34 anni con le insicurezze e le paure di un’adolescente. Esistono tante Caterina in questo mondo; io stessa lo sono stata.
Per lei e per te la felicità cos’è? E il “Noi” che avvolge tutta la serie tv?
Per lei, è la sua più grande paura, teme di non meritarsela. Per me invece di fatto è una scelta di coraggio. La vita d’altro canto è fatta proprio così: se vuoi qualcosa devi prendertela perché niente e nessuno potrà mai aiutarti. La felicità comprende tante forme di amore, un piccolo mattone dopo l’altro.
Claudio, tuo fratello, e Teo sono due persone molto vicine a lei. Ti danno supporto e conforto, in che modo?
Claudio è il suo gemello e i due hanno un rapporto simbiotico, c’è amore e grande affetto. Teo è la leggerezza che manca a Caterina, che non vede e che pensa di non meritare e a volte è proprio questa a salvarti. Dario Aita è stato eccezionale ma Leonardo Lidi è una persona splendida, per per è stato un grande onore poter lavorare con lui.
Conosciamo la famiglia Peirò in 40 anni di vita. Tutto inizia negli anni ’80. Che periodo è stato secondo te?
Vivo molto bene i miei anni, il mio presente. Credo però che quegli anni sia stati quelli del grande sogno, dove tutto era possibile. L’Italia aveva un sapore americano.
C’è qualcosa di quel periodo che possiamo ritrovare ancora adesso?
Oltre alla spallina imbottita che è tornata di moda, oggi forse siamo più disillusi. Negli occhi dei ragazzi c’è molta più concretezza rispetto a prima; vivono il presente ma sono anche molto proiettati nel futuro. La speranza continua a vivere.
Cosa ti piacerebbe arrivasse al cuore del pubblico?
Mi piacerebbe potesse identificarsi il più possibile nella vita e nel dramma che a volte si vive, con la consapevolezza che se chiediamo aiuto – senza restare soli – possiamo salvarci.
https://www.youtube.com/watch?v=tcT-PUBKbwg