AURORA RUFFINO in "Noi" su Rai1: «L'emozione è il mio tutto, io sono pura emotività»
AURORA RUFFINO in "Noi" su Rai1: «L'emozione è il mio tutto, io sono pura emotività»

AURORA RUFFINO

in “Noi” su Rai1: «L’emozione è il mio tutto, io sono pura emotività»

AURORA RUFFINO in "Noi" su Rai1: «L'emozione è il mio tutto, io sono pura emotività»

Prodotto Cattleya in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Luca Ribuoli e scritta da Sandro Petraglia – in qualità anche di head writer -, Flaminia Gressi e Michela Straniero, in queste settimane stiamo vedendoNoi“, la fiction in onda in prima serata su Rai1 con un cast a dire poco stellare.

Pietro e Rebecca sono una coppia che affronta la sfida di crescere tre figli; nel gioco tra presente e passato, esattamente come nella serie tv originale americana, “Noi” racconta negli anni una famiglia e un Paese.

Di fatto rivela come anche i più piccoli eventi dell’esistenza possano influenzare gli uomini e le donne di domani, esplorando gli affetti e le relazioni. Nel cast troviamo Aurora Ruffino(Ph. Maddalena Petrosino) che esordisce nel 2010 con il film “La solitudine dei numeri primi“.

Nel 2012 il ruolo di Benedetta Ferraris Costa nella serie tv “Questo nostro amore” le regala la fama. La vediamo poi in “Bianca come il latte, rossa come il sangue” dove ricopre il ruolo di Silvia.

E’ anche protagonista del cortometraggio a tematica LGBT Ad occhi chiusi” mentre nel 2013 recita insieme all’attore Mirko Mascioli in “Banza Kiri!“.

Entra a far parte del cast di “Braccialetti Rossi” dove interpreta Cris, una ragazza che soffre di anoressia ed è una delle più amate protagoniste di “Un passo dal cielo“, ormai giunta alla sua sesta stagione.

Ora la vediamo affiancare Lino Guanciale in “Noi” – splendida come sempre, sia come intensità sia come fascino -.

 

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Aurora, innanzitutto cosa ti ha spinto a dire sì a “Noi”?

In realtà posso dirti che ho sostenuto due provini prima di essere presa. Sono da sempre stata una grande fan della serie tv americana “This is us” e poter far parte di una fiction ispirata a questa per me è stata la realizzazione di un sogno. Quando mi hanno preso non ci potevo credere. E’ stata una felicità immensa che si è trasformata in paura. Avevo paura di non essere adatta. Mi sono messa in dubbio. Tutto si è risolto quando ho smesso di pensare alla serie americana. Questa sarà la nostra versione.

Tu sei Rebecca. Cosa ci puoi dire di lei?

Ho vissuto Rebecca a 20, a 30, a 40 e a 60 anni. E’ stata un’occasione unica e irripetibile per un attore. Avere la possibilità di vivermi Rebecca per quasi 40 anni è stato un lavoro immenso. Di fatto ho interpretato quattro donne diverse. Ciò che accomuna tutte le fasi della sua vita è la sua grande emotività, compie scelte sentite da dentro. E’ molto istintiva. E’ una madre molto forte, anche se forse un po’ troppo protettiva al punto di farle compiere qualche errore.

Per lei – e per te – qual è il significato di “Noi”?

E’ famiglia, ovvero la capacità di restare uniti nonostante tutte le possibili turbolenze. E’ la capacità di non perdersi, di restare uniti; è la forza di riuscire ad accettare e cogliere tutte le situazioni, soprattutto i momenti difficili.

In questa serie tv affrontate tematiche molto delicate come quello della diversità e dell’integrazione in un’Italia che stava cambiando tra gli anni ottanta e gli anni novanta. Come ti rapporti a queste tematiche alla luce anche del tuo personaggio?

In realtà posso dire che di fatto non affrontiamo il tema dell’integrazione come invece viene affrontato nella fiction americana. Abbiamo cercato di regalare normalità a questa importante parola intesa come inclusione e ricerca di identità per capire chi siamo e potremmo essere.

Ancora una volta dai anima e corpo a un’altra donna, diversa dalle precedenti. Hai vestito i panni di Silvia in “Bianca come il latte, rossa come il sangue“, di Cris in “Braccialetti Rossi”, Benedetta in “Questo nostro amore” e di Dafne in “Un passo dal cielo 6”. Cosa significa per te essere donna?

E’ consapevolezza, vuol dire sapere cosa si vuole e cosa si è disposti a fare per diventarlo. Posso dire di sentirmi donna ora, a 32 anni, non prima però perché non avevo acquisito consapevolezza.

Sei un’attrice molto espressiva ma quale significato ha per te la parola Emozione?

E’ il mio tutto, io sono pura emotività. E’ la mia caratteristica. Ogni scelta che faccio è dettata unicamente dall’emotività. Ammetto che in alcuni momenti dovrei ragionare di più ma seguo poco questa massima.

Quali sono i motivi che ti hanno spinto a svolgere così bene questo mestiere? Cosa significa essere attrice?

Questo mestiere l’ho scoperto per caso. Ero innamorata della danza ma per vari motivi non ho potuto studiare questa disciplina. Ricordo ancora da bambina il mio continuo volteggiare per casa senza fermarmi mai. Quando ballavo mi sentivo libera. A 18 anni poi sono riuscita finalmente a pagarmi una seria scuola di danza. La recitazione è stata un’occasione – un po’ per caso, un po’ per merito -, ovvero essere presa per un film dopo cinque provini. Essere attrice è un altro modo di sentire; è un innamoramento meno diretto ma molto più profondo.

Cosa ti piacerebbe arrivasse al pubblico di “Noi”?

Vorrei potesse vivere con tutti noi le vite dei nostri personaggi. Vorrei che ogni spettatore potesse rivedere se stesso o magari prendere spunto dalla storia che raccontiamo per vivere al massimo la sua esistenza.

https://www.youtube.com/watch?v=tcT-PUBKbwg