Matteo Oscar Giuggioli@Francesca Cassaro-DSC04819
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MATTEO OSCAR GIUGGIOLI

in “Vostro onore” su Rai1: «Quella che state vedendo è una storia molto accattivante»

Stefano Accorsi Matteo Oscar Giuggioli@Francesca Cassaro-DSC00356

Nessun amore è più grande di quello di un genitore per suo figlio. E questo lo sa bene Vittorio Pagani, il personaggio protagonista di “Vostro Onore, nuovo e tensivo legal thriller in quattro puntate in onda su Rai 1 da lunedì 28 febbraio.

Il popolare attore Stefano Accorsi interpreta dunque Vittorio, un giudice apprezzato ma soprattutto un padre disposto a tutto per amore di suo figlio, anche a costo di sfidare la legge, la stessa che ha difeso e onorato per tutta la vita.

Pagani, nonostante una rispettabile carriera, non ha messo in conto che l’insabbiamento è sempre peggio del crimine, tuttavia il suo dovere di padre viene prima di tutto e proprio per salvare il figlio non farà sconti a nessuno. Ecco la trama nei dettagli.

“Vostro Onore” è la storia del conflitto morale, drammatico e assoluto, di un uomo che deve scegliere tra la fedeltà ai principi etici di giustizia sui quali ha modellato la sua vita personale e professionale, diventando un esempio di rettitudine e affidabilità, e l’istinto più ancestrale di difesa degli affetti più cari, in pericolo d’essere annientati.

Ad impersonare invece Matteo Pagani è un giovane ma intenso MATTEO OSCAR GIUGGIOLI (Ph. Francesca Cassaro) – volto oramai noto al grande pubblico per diverse sue interpretazioni –  che ci ha concesso quest’intervista.

Dopo gli studi di recitazione, ed essersi fatto le ossa sui palcoscenici di Milano, nel 2017 debutta sul grande schermo nel film Gli sdraiatidi Francesca Archibugi. Nel 2018, interpreta Tom, in Succededi Francesca Mazzoleni per poi ricoprire il ruolo di Klaus in Un passo dal cielo 5 la serie cult di Rai1.

Più recentemente lo abbiamo seguito su Netflix in Sotto il sole di Riccione , sceneggiato e prodotto in via esecutiva da Enrico Vanzina,  per arrivare a Pompei, eros e mito”, il docu-film di Pappi Corsicato a cui l’attore è già molto affezionato

 

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Matteo, cosa ti ha spinto a dire sì a “Vostro onore”?

Era una storia molto accattivante, forte e ben precisa. Inoltre sarei andato a vestire i panni di un personaggio interessante: era una vera sfida.

Tu sei Matteo Pagani. Qual è stata la tua preparazione per impersonarlo?

Io e il cast della serie tv siamo stati seguiti un mese prima dell’inizio delle riprese da un coach molto in gamba, qual è stato Michele Bottini. Posso dirti anche che sono stato seguito dal mio insegnante di teatro per due settimane. La preparazione è stata piuttosto lunga.

Come lo descriveresti?

Matteo è un ragazzo alla ricerca di se stesso. Ha in mano una patata bollente che decide di condividere con il padre. La madre l’ha persa un anno prima ed è stato cresciuto con la nonna, dato che il genitore che gli è rimasto è troppo occupato per il lavoro che svolge. Matteo non ha un suo equilibrio.

Qual è il suo rapporto con il padre Vittorio? Come lo vede?

E’ arrabbiato con lui perché è sempre concentrato su altro; non lo sente presente ma alla fine lo cerca per raccontargli cos’è successo. E’ pur sempre il suo punto di riferimento.

Com’è il mondo di Matteo?

Disordinato, anche per la prematura scomparsa della madre. E’ alla ricerca di un altro pilastro della sua vita perché è stravolto dal mondo.

Chi sono Chiara, Dario e Camilla per lui?

Chiara è la sua fidanzata e lui sa come farsi amare; con lei troverà la serenità fino all’arrivo di Camilla che gli porterà parecchio scompiglio esistenziale. Dario è l’amico fraterno, il suo migliore amico ed il suo punto fermo; tuttavia tra i due nasceranno diversi litigi con l’arrivo dell’amore, Matteo lo metterà da parte.

Quella che raccontate è una storia drammatica e fortemente adrenalinica per i temi trattati, ma tu come ti poni dinnanzi a questi?

Tutta la fiction ruota intorno alla domanda: fino a dove può essere disposto un padre per salvare il figlio? E’ difficilissimo rispondere. Forse è disposto a qualsiasi cosa perché l’amore vince su tutto.

Com’è stato recitare con Stefano Accorsi?

Ha un modo di recitare muscoloso, forte e potente; è tecnico, naturale, vero e vibrante. Riesce ad identificarsi alla perfezione con il suo personaggio. Mi ha aiutato moltissimo, pur rispettando il mio modo di approcciarmi alla recitazione. Abbiamo trascorso molto tempo insieme.

Tu sei un giovane pieno di talento, ma cosa significa per te essere attore?

Per me è un bisogno, recito per il bisogno di farlo, per sentirmi libero e fuori dagli schemi.

Perché hai scelto questo mestiere?

Assolutamente per me è un modo di comunicare e di esprimermi. Ho sempre avuto qualcosa da dire ed il teatro è stato il trampolino di lancio.

I tuoi prossimi progetti?

Mi vedrete su Netflix con “Il filo invisibile e ora sto girando “Billy“, un film di Emilia Mazzacurati.