APOCALISSE DI UN CYBERNAUTA
di Tommaso Agnese
In libreria
Dal 30 novembre è in libreria è in libreria “APOCALISSE DI UN CYBERNAUTA“, un libro che indaga il mondo del sesso 2.0 attraverso la lenta discesa negli inferi del giovane protagonista Riccardo, trentenne promettente pittore milanese che, nel tentativo di riempire le sue voragini esistenziali e di dare un senso alla propria vita, rimane intrappolato e assuefatto a chat erotiche e sesso virtuale.
L’autore è Tommaso Agnese, managing director della società internazionale di distribuzione Direct to digital e manager del magazine Fabrique Du Cinéma; come regista e sceneggiatore ha realizzato due film per il grande schermo: Paranormal Stories e Mi chiamo Maya, prodotto da Rai Cinema.
Il libro è un vero e proprio vortice che trascinerà nel baratro ogni suo lettore insieme al suo protagonista, una decostruzione ai minimi termini di un uomo divorato dai propri demoni, fra donne meravigliose, continui limiti da superare e la consapevolezza di essere incatenato a una giostra con telecamere che non si spengono mai. Ne abbiamo parlato con l’autore.
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Tommaso, come nasce “APOCALISSE DI UN CYBERNAUTA”?
Il romanzo nasce da un periodo della mia vita trasgressivo, ma anche da incontri che ho fatto e persone che mi hanno ispirato. E’ un mix di esperienze di vita, personaggi reali e frutto della mia fantasia. Nasce dall’esigenza di raccontare un mondo che viaggia parallelo al reale, nel virtuale. Quello che si nasconde dietro i social network, le app d’incontro ma che ormai coinvolge ognuno di noi.
Il protagonista di questa storia è Riccardo. Come si presenta il tuo personaggio agli occhi della gente?
Riccardo cerca di presentarsi sicuro di sé, navigato, sempre con la risposta pronta. Un tipo con una discreta esperienza di vita.
Com’è in realtà?
In realtà è completamente l’opposto. E’ titubante e spesso insicuro sulle scelte, è molto umano. Vorrebbe essere un supereroe ma non è così. Si nasconde dietro a false identità e ha paura di fallire, ma alla fine è coraggioso, perché affronta tutte le situazioni che si trova d’innanzi.
Cos’ha e cosa gli manca?
E’ un artista, ha una grandissima sensibilità e spirito d’osservazione, ma ha un vuoto esistenziale che cerca di colmare. La vita non lo appaga di quello che vorrebbe, si sforza ma è difficile vedere la luce. Ciò che gli manca è la tranquillità e forse la spensieratezza.
Cosa significa essere viaggiatori del “sesso estremo”?
Significa lasciarsi andare. Affrontare situazioni estremamente erotiche con coraggio e adrenalina. Soprattutto con gli sconosciuti. Una persona sconosciuta ti mette di fronte alla curiosità della scoperta, al nuovo, con pregi e difetti ma ti da anche una enorme carica di adrenalina, emozione e imprevisti. Ciò che rende estremo il viaggio di Riccardo è il tuffo nell’ignoto.
Alla continua e affannosa ricerca dello scatto più cool e della frase a effetto, nessuno è più sé stesso ma solo “ciò che vorrebbe essere”. Oggi chi siamo, secondo te, e cosa dovremmo essere?
Oggi purtroppo siamo chi ci mostriamo di essere sui social. Quasi tutti sorridenti e con una vita fantastica. Ma qual è la verità? Ciò che siamo o che vogliamo apparire? Penso sempre di più che oggi siamo chi mostriamo di essere e non chi dimostriamo di essere.
Ritieni che ci siano molti Riccardo ai giorni nostri? Perché?
Siamo tutti un po’ Riccardo, magari lui ha più coraggio, ma dal momento che siamo sui social e incontriamo persone conosciute lì, mentiamo in moto un meccanismo che è il medesimo. Riccardo è solo più esplicito e lo porta all’estremo.
Cosa ti auguri arrivi a chi leggerà questo tuo secondo libro?
Intanto coinvolgimento, e poi la consapevolezza della realtà del virtuale, che oggi è diventata normalità e non ci si deve stupire più di nulla.
Nuovi progetti?
Attualmente sto scrivendo uno spettacolo teatrale tratto dal romanzo. Ho un nuovo romanzo finito che vorrei far uscire quest’anno. Porterò anche in scena un altro mio spettacolo teatrale scritto con il mio amico Luigi Di Fiore e da lui interpretato, si chiama Verso Dante. Riguarda la Divina Commedia e non solo.