Una vocazione la sua, che parte da lontano e ha radici profonde nella sua anima mediterranea come la sua voce calda e intensa, che conserva tutto il sole e i sapori del sud. Un’artista eclettica, forte ed emotiva che nelle sue interpretazioni sa coinvolgere e toccare le corde più intime e profonde.
Francesca Alotta (Ph. Carlo Bellincampi) è una delle protagoniste assolute del venerdì sera di Rai1 con Tale e Quale Show.
La stiamo apprezzando per le sue capacità, come le sue qualità nel canto e nel trasformismo, ma anche per essere un concentrato di simpatia e semplicità. Sono tante le sfide che ha accettato e alle quali si è sottoposta nella sua carriera vincendole. Ne abbiamo parlato con lei.
Francesca, ti stiamo vedendo a Tale e Quale Show. Cosa ti affascina maggiormente di questo programma?
Ho sempre sognato di recitare e, grazie a questo programma, ci sono riuscita. E’ faticoso ma molto divertente mettere alla prova le mie capacità. Con Tale e Quale Show sto conoscendo parti di me stessa che non credevo di avere.
Per quali motivi hai accettato?
Dopo cinque provini sono finalmente riuscita ad entrare. Su consiglio della mia amica Alessandra Drusian e della mia determinazione, ho raggiunto il mio traguardo.
Quali sono le principali difficoltà a vestire i panni di altri?
Dipende dal personaggio che si va ad affrontare, ognuno ha le sue difficoltà per la vocalità, la voce, i movimenti e il ballo. Noi cantanti ci mettiamo una vita ad essere originali, ma qui tu e il tuo essere artista non conta più, bensì ti devi mettere alla prova.
Sei una cantante molto nota: la voce per te cosa rappresenta?
La mia anima, il mio modo di essere, la mia interiorità. E’ fondamentale per comunicare le mie emozioni. E’ un dono. Gran parte della mia famiglia l’ha ricevuto e fortunatamente anch’io.
Perché hai scelto questo mestiere?
Ho iniziato a studiare già a 9 anni: pianoforte, violino, canto. Mio padre era una noto tenore e la scelta è stata piuttosto naturale.
Nella tua carriera hai collaborato con molti artisti, da Loredana Bertè a Patty Pravo. Quando hai capito di avercela fatta?
Non ho mai pensato di essere arrivata, anche perché questo mestiere è molto effimero e veloce. Con Non amarmi” ho capito che qualcosa di buono era accaduti ma ho sempre preferito mantenere la calma ed essere me stessa continuando a studiare sempre.
Il tuo esordio televisivo risale a Domenica In, nella stagione 1988-1989, condotta da Marisa Laurito. Quali sono i tuoi ricordi?
Venivo fuori da una relazione finita male, ero triste. Mia zia ha pensato di iscrivermi per far parte del pubblico. Successivamente sono stata scelta da Boncompagni come voce e da lì è partito tutto.
Il tuo essere siciliana quanto è importante?
Fondamentale, direi. La mia passionalità, la mia generosità e il mio essere totale lo devo alla mia terra. Sono siciliana in tutto e per tutto.
I tuoi progetti per il futuro?
Uscirà a breve un disco, di cui un singolo entro fine mese. Spero di poter partecipare a Sanremo.