In queste settimane sta andando in onda “I Bastardi di Pizzofalcone“ su Rai1 in prima serata, giunta alla sua terza edizione, visti gli ascolti record. New entry è Maria Vera Ratti (Ph. Anna Camerlingo), volto famoso per “Rosy Abate” e “Il Commissario Ricciardi”, oltre che giovane, talentuosa e molto bella. Il suo personaggio, Elsa Martini, è un nuovo commissario “tutto coraggio” che si fa strada nella polizia attraverso un passato torbido: infatti, sembra che si sia fatta giustizia da sola di un pedofilo che l’aveva scampata alla giustizia. Con queste caratteristiche, non può che essere perfetta per il commissariato di Pizzofalcone. Ne abbiamo parlato con lei.
Dopo Enrica de “Il commissario Ricciardi” è arrivato il personaggio di Elsa ne “I Bastardi di Pizzofalcone”: quali sono le differenze? Hanno qualcosa in comune?
“In comune hanno me che le interpreto e il modo complicato di gestire ciò che accade loro nella vita, per il resto sono molto diverse per età, aspetto ed epoca in cui sono vissute nelle rispettive storie”.
Che tipo di donna è Elsa?
“E’ una donna che ha subito un trauma fortissimo che ha generato il desiderio di essere autosufficiente, di proteggere le persone e cerca di avere la fiducia delle persone. E’ giovane ma ha fiuto e bravura per il suo mestiere.
Come ti sei preparata per vestire i suoi panni?
“Piuttosto in fretta in realtà. Mi ha aiutato moltissimo Daniela Tosco, la mia coach. Mi ha detto di pensare a una donna di potere che deve dimostrare quanto vale”.
A Pizzofalcone, Elsa ci arriva con una serie di chiacchiere sul suo conto. Cioè?
“Come tutti quelli che arrivano lì. Ha un impiccio sulla coscienza e pian piano si scoprirà cos’è”.
Cosa ha significato per te dividere la scena con Alessandro Gassman?
“Moltissimo. E’ generoso, ospitale, piacevole, con un forte senso dell’umorismo. Mi ha insegnato tanto”.
Sei al tuo secondo personaggio tratto dalle opere di Maurizio de Giovanni. Hai avuto modo di conoscere il parere dello scrittore sul tuo lavoro? Che effetto ti fa impersonare ruoli di personaggi scritti da lui?
“Personalmente, purtroppo, non lo conosco ma mi hanno riferito che è stato soddisfatto del lavoro fatto fino ad ora. Mi piacerebbe incontrarlo presto”.
C’è qualcosa che di Elsa vorresti far arrivare al grande pubblico dei Bastardi?
“Vorrei che la amassero come l’ho amata io: sotto alla corazza, è di buon cuore”.
I tuoi prossimi progetti?
“Mi vedrete in “Sabato, domenica e lunedì” di Edoardo De Angelis”.