Solare, tutta piena di energia e di vitalità, oltre che dotata di una simpatia innata: stiamo parlando di Luisella Notari, nota attrice parmense che dal 15 di settembre ritroviamo su Rai2 nell’imperdibile ruolo della vice direttrice Paffoni. Sono in onda infatti in prima serata sul secondo canale le quattro puntate de “L’ispettore Coliandro”, interpretato da Giampaolo Morelli. Con Luisella abbiamo parlato proprio di questa nuova stagione.
Luisella, raccontaci un po’ perchè hai deciso di continuare ad esserci.
“Faccio parte del cast fisso della serie e ne sono felice. Se ci saranno altre edizioni spero di continuare ad esserci. Oltre ad amare molto il mio personaggio, mi trovo molto bene con tutto il cast, i registi e con tutto lo staff. Una grande famiglia”.
Tu sei la vice-dirigente della polizia scientifica Paffoni. Come ti sei preparata a vestire i suoi panni anni fa?
“Con la Paffoni è stato amore a prima vista, mi è piaciuta immediatamente, anche perché assomiglia ad un personaggio che avevo creato quando facevo cabaret: “La Gina”. Quindi non ho avuto difficoltà ad entrare nei suoi panni”.
Perchè, secondo te, piace così tanto il tuo personaggio?
“La Paffoni ama il suo lavoro e lo fa con professionalità, un lavoro che la mette a contatto con la crudezza dei delitti e di indagini complesse. Nel contempo però ama la vita, è allegra, divertente, sufficientemente dissacrante e “pane al pane, vino al vino”, molto schietta. Credo che i fan la amino per queste sue caratteristiche”.
Cosa c’è di te in lei e viceversa?
“Come lei, ho un grande amore per la vita, sono ironica, mi piace ridere, stare in compagnia e cerco sempre il lato positivo. Nella vita reale quello che mi accomuna poco alla Paffoni è il ballo – sono negata – e la spregiudicatezza verso gli uomini, lei è una gran catturona! Io sono più timida e riservata”.
Hai girato ancora una volta per le strade di Bologna. Cosa regala questa città all’amata serie tv?
“Bologna è una città meravigliosa e, personalmente, la trovo anche un po’ misteriosa. Nella mia fantasia, le file interminabili di colonne che sostengono i portici mi hanno sempre dato l’idea che da lì potrebbero sbucare personaggi “strani”, anche malintenzionati, ma soprattutto personaggi eccentrici, dei “cappellai matti”. Proprio per la sua architettura storica, imponente e, appunto, un po’ avvolta nel mistero, credo, che sia un luogo molto adatto ad una serie poliziesca”.
Cosa dobbiamo aspettarci in questa nuova stagione? Quali sono le novità?
“La novità principale è che due episodi della nuova stagione hanno avuto la regia di Milena Cocozza, donna e regista molto in gamba, che ha tempo collabora con i Manetti Bros, registi storici di Coliandro. I quattro episodi sono molto belli, con interpretazioni di alto livello, una bella serie. Sulla trama, ovviamente, non posso espormi molto, ma potrebbe essere che Coliandro, sempre attorniato da donne bellissime di cui si innamora regolarmente non contraccambiato, questa volta abbia una chance in più”.
Questo è stato un periodo piuttosto difficile per i più. Tu come l’hai vissuto (o lo stai vivendo)?
“Il lockdown dello scorso anno non l’ho patito più di tanto, mi sono dedicata a fare cose che non ho mai tempo di fare, tipo buttare montagne di documenti ormai inutili, riordinare tante cose, leggere e stare con mia figlia che era in smart working. Il lato negativo che mi angosciava molto era il silenzio della città, interrotto continuamente delle sirene delle ambulanze o dal volo dell’elisoccorso. Abitando vicino all’ospedale, è stata dura. Attualmente sono fiduciosa che le cose andranno meglio, Ho fatto il vaccino, come tutti i miei familiari e amici più stretti, e questo mi fa sentire più tranquilla”.
La speranza e la fiducia sul futuro continueranno ad alimentare le nostre vite?
“Certo! Mai perdere la fiducia e la speranza anche nei momenti più duri e bui della nostra vita. Mai!”.