L’attore romano Simone Guarany (Ph di Mjriam B), classe 1990, sarà il coprotagonista, al fianco di Edoardo Sylos Labini, dello spettacolo teatrale “IL SISTEMA”, tratto dall’omonimo libro divenuto best seller con oltre 300.000 copie vendute, di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, che Edoardo Sylos Labini porta in scena con il riadattamento di Angelo Crespi. Quando la realtà supera il romanzo, tra potere, politica, affari. La storia segreta della magistratura italiana in uno spettacolo di teatro civile, con un’operazione verità che farà sicuramente discutere. Lo spettacolo è in scena dal 19 giugno in tutta Italia. Partendo da Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, fino a Lecce, passando per il Piemonte, la Toscana, la Liguria, fino ad approdare a Milano (a settembre) e a Roma (ad ottobre).

Simone, iniziamo proprio dal titolo. Perché “Il Sistema”?

“È il titolo del Libro edito da Rizzoli. Era appropriato mantenerlo anche per la nostra pièce teatrale”.

Cosa ti ha spinto a portarlo in scena?

“Edoardo Sylos Labini ha deciso di portare in scena il libro. Quando mi ha chiamato ho accettato con entusiasmo, è importante parlare di quello che accade oggi nella giustizia italiana, è importante per i tanti magistrati che lavorano seriamente e che difendono la nostra democrazia”.

Sul palco reciti con Edoardo Sylos Labini. Di chi vestite i panni sul palco e che “colori” hanno i vostri personaggi?

“Edoardo interpreta un giornalista e Palamara stesso, io invece sono l’intercettatore, colui che tutto ascolta e tutto vede e che trasforma i nostri cellulari in vere e proprie finestre nel nostro privato”.

Viene anche raccontata la vicenda che ha visto coinvolto anche tuo padre, al quale veniva accostata la parola Mafia. Ci spieghi meglio?

“Nello spettacolo non entriamo nel merito dell’inchiesta nota come “Mondo di Mezzo”, che ha coinvolto mio padre, però parliamo dello stesso sistema che nel 2014 ha distrutto le vite di centinaia di persone innocenti, tra cui la mia famiglia. Mio padre ha sempre combattuto la mafia, vederlo accostato a questa parola è stato terribile e nessuno ci ha mai chiesto scusa”.

Quale significato ha la parola verità per te?

“La verità è il senso della vita. Ad essa dobbiamo molto e se l’abbandoniamo viviamo nella menzogna. La verità è il mio lavoro, ci devo combattere tutti i giorni per essere un bravo attore”.

E quest’ultima unita al teatro?

“La verità in teatro è la capacità di un attore di saper mentire pur dicendo la verità. Sembra un paradosso ma è proprio quello che accade”.

Cosa vuol dire per te recitare?

“Recitare è cercare la verità. In un testo, in uno sguardo, in un’azione. Saper farsi guidare dall’empatia e abbandonarsi nel corpo del proprio personaggio”.

Per quali motivi hai deciso di fare l’attore?

“Non saprei, ho iniziato a 19 anni quando sono salito sul mio primo palco. Non ho più smesso”.

Quali fini ha l’attore nei confronti della vita?

“La responsabilità di un attore è grande. Innanzitutto abbiamo una responsabilità pedagogica. Noi comunichiamo e facciamo vedere le cose da diversi punti di vista. La comunicazione è alla base di ogni civiltà e noi ne siamo i custodi, in parte”.

I tuoi prossimi progetti?

“Vorrei tornare quanto prima sul grande schermo. C’è un progetto in particolare, ma ancora non posso dire nulla”.

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Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.