«Niente lacrime e abbracci». Terence Hill ha detto addio a “Don Matteo“. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Terence Hill ha svelato cosa lo ha spinto ad abbandonare l’amatissima serie tv che tenuto incollati milioni di telespettatori per ben oltre dieci anni. «Avevo voglia di dedicare più tempo alla mia vita privata; ora voglio fare un lungo viaggio con la famiglia in America e, nel prossimo maggio, voglio finalmente fare il Cammino di Santiago de Compostela. Sono orgoglioso della scelta che è stata fatta per il mio successore». A raccogliere la forte eredità è Raoul Bova, alias “Don Massimo”. L’ingresso del nuovo personaggio, che prenderà il posto dell’amato parroco investigatore interpretato dall’attore veneziano Mario Girotti, andrà in onda l’anno prossimo, quando su Rai 1 si vedranno le nuove puntate di “Don Matteo 13” e dalla quinta entrerà in scena appunto Don Massimo, interpretato proprio da Bova. «Raoul arriva nel quinto episodio e, in seguito, si scoprirà che tipo di legame lo unisce al mio personaggio: è proprio Don Matteo ad averlo scelto come successore, e poi si svelerà il motivo per cui io scompaio», ha detto Hill. «Don Massimo, vede Don Matteo un po’ come un padre spirituale che gli ha cambiato la vita – ha spiegato Bova -. Il mio personaggio ha alle spalle un passato misterioso, una storia travagliata, violenta, ha sfiorato la morte ed è arrivato ai suoi 40 anni senza mai indossare una tonaca da prete. L’incontro con il parroco investigatore gli cambia la vita. Il mio prete è alla ricerca di sé stesso, forse avrebbe preferito fare il missionario in qualche lontano paese. E, al suo primo incarico in una parrocchia con una vocazione travagliata, abbraccia la fede con una spiritualità francescana: è un prete della terra, contadino, abituato a sporcarsi le mani, più propenso a stare tra gli ulivi umbri».