Film "Tutto qua (The Boys)" di Davide Ferrario. Photo by Marco Piovanotto
Film “Tutto qua (The Boys)” di Davide Ferrario.
Photo by Marco Piovanotto

Joe, Carlo, Bobo e Giacomo sono amici da sempre, ciascuno con la propria vita e i propri problemi, ma uniti da un autentico legame e dalla passione che li aveva fatti incontrare: la musica. The Boys, questo il nome della band, avevano avuto un fulmineo successo negli anni Settanta. Nella loro routine – tra vicende amorose e personali – irrompe una possibilità che li porta in un nuovo viaggio: dovranno fare i conti con i sogni e le ambizioni di un tempo e il mondo di oggi, ma ancora di più scopriranno il senso della loro amicizia. Questo è “Boys”, il film di  Davide Ferrario con Neri Marcorè, Marco Paolini, Giovanni Storti e Giorgio Tirabassi che ha aperto il Taormina Film Festival il 27 giugno e che uscirà nelle sale cinematografiche il 1 luglio. A partecipare a questo film è Zoe Tavarelli che abbiamo già avuto il piacere di sentire qualche mese fa; ancora una volta dà prova di grande bravura, nonostante la giovane età.

Zoe, iniziamo con il chiederti cosa ti ha spinto a dire sì a questo film?

“Il gruppo con cui sarei andata a lavorare era tra i migliori, il cast ed il regista eccellenti, la storia era stata scritta molto bene e il mio personaggio era molto interessante”.

Chi sono i Boys?

“Sono i membri di una rock band che ha avuto un notevole successo negli anni ’70. Nonostante la vita corra velocemente – anche il susseguirsi di problemi e ostacoli -, loro hanno continuato a restare insieme”.

Com’è nata la loro amicizia? Cosa li unisce?

“La loro passione per la musica. Hanno vissuto gli anni più belli della loro vita e ancora non è finita. Da giovani, si sono ritrovati ancora più uniti di prima con un evento piuttosto traumatico che ha coinvolto tutti”.

E il tuo personaggio?

“In realtà nel film ne interpreto due: Pamela, la figlia dell’ex cantante con cui avranno perso i contatti e Anita giovane. Per quest’ultima, aiutata dal regista e dai miei genitori che hanno vissuto quel periodo storico, ho fatto una vera e propria immersione in quegli anni con Grace Slick dei Jefferson Airplane che canta White Rabbit a Woodstock, Nico con Lou Reed e i Velvet Underground che cantano Femme Fatale”.

In che modo il tuo personaggio interagirà con i quattro uomini?

“Ci sarà un confronto generazionale tra Pamela e loro che vanno a cercare Anita e invece trovano lei”.

Possiamo dire che questo è un film sul viaggio, quello di intraprendere i propri sogni. E’ così?

“Assolutamente sì. Compiono un viaggio nel vero senso senso della parola per trovare la vocalist ma fanno anche un viaggio interiore, oltre che nella loro musica alla ricerca di una nuova ondata di successo”.

Tu sogni?

“Certamente. Sono una vera sognatrice, anche ad occhi aperti. Ho tante aspirazioni, forse troppe anche a dire il vero”.

I tuoi prossimi progetti?

“Incrociando le dita, sarà a teatro nella prossima stagione”.

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Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.