“L’uomo è l’unico animale che ride” è lo slogan scelto per i titoli di coda del primo trailer ufficiale di “Comedians”, la nuova pellicola di Gabriele Salvatores dal 10 giugno al cinema. Adattamento dell’opera teatrale omonima di Trevor Griffiths e basato sul tema della comicità e della risata nella vita di tutti noi, i protagonisti della pellicola sono sei aspiranti comici che, alla ricerca di una “scossa” dalla mediocrità delle loro vite, decidono di partecipare ad un corso serale di stand-up comedy per affrontare di lì a breve la prima temuta esibizione davanti al pubblico. Gli uomini sanno che tra la platea è nascosto un esaminatore, il cui compito è quello di valutare le loro abilità e scegliere quindi il personaggio più adatto alla conduzione di un programma televisivo. Per molti si tratta della prima (e forse unica) occasione per cambiare vita. All’inizio delle esibizioni, ogni uomo salirà sul palco indeciso se rispettare gli insegnamenti del proprio mentore, fatti di una comicità acuta e intelligente, o stravolgere il proprio numero e modo di fare per assecondare il gusto del pubblico e dell’esaminatore, decisamente meno raffinato. È così che, attraverso le storie di sei comici, “Comedians” si pone come una riflessione sul senso stesso della comicità e dell’umorismo ai giorni nostri, senza lasciare in un angolo i cosiddetti rimandi al mondo attuale e alle sue perplessità. Tra gli attori che hanno partecipato a questo film troviamo il giovane Giulio Pranno, già conosciuto al grande pubblico nel ruolo di Vincent in “Tutto il Mio folle Amore” che segna il suo esordio cinematografico.
Giulio, partiamo proprio dal film in sala. Perché dire sì a questo progetto?
“Non avrei mai potuto dire di no. Salvatores è il mio papà cinematografico che stimo moltissimo, gli voglio bene. E’ un film molto teatrale con un’ambientazione unica; inoltre il mio personaggio è molto interessante”.
In “Comedians” sei Giulio Zappa. Cosa ci racconti di lui?
“E’ un ragazzo piuttosto triste in questo momento della sua vita: è stato lasciato dalla sua ragazza, dal suo cane ed economicamente non se la passa molto bene. Ha tuttavia una grande forza dentro di sé per proteggersi. Il suo intento è quello di aprire gli occhi al pubblico, facendo comprendere che la vita purtroppo non sempre è rosa e fiori”.
Chi sono i “Comedians”?
“Sono sei disperati alla ricerca della svolta. In due ore cercheranno di sistemare la loro vita. Hanno addosso fragilità e dolori”.
“L’uomo è l’unico animale che ride” credo sia la frase che più sintetizzala tematica su sui ruota il film. La risata per il tuo personaggio quanto è importante? E per te?
“Per quanto mi riguarda, è molto importante, la comicità deve far parte della vita di tutti i giorni. Il mio personaggio invece non cerca la risata, bensì vuole lanciare un messaggio attraverso la risata. Sta cercando un linguaggio tutto suo”.
Per un giovane attore come te quanto è importante la risata e il sorriso?
“Ti salvano, ti rendono più bello. La comicità è per pochi, non per tutti ma si può provare ad imparare”.
Tu per quali motivi hai scelto questo mestiere?
“In realtà volevo fare altro, poi mi sono avvicinato al teatro e ho capito che mi piaceva. Ora mi diverto. Senza mi sento perso, è una droga”.
E’ la seconda volta che vieni diretto dal Premio Oscar, Gabriele Salvatores, che effetto ti fa? Cosa hai imparato da lui?
“Ottimo direi. Mi ha dato la possibilità di vivere due esperienza incredibili. Affidarsi a lui per un attore è salvifico”.
Il tuo debutto sul grande schermo è stato con “Tutto il Mio folle Amore”. Cosa ricordi di quell’esperienza?
“Amicizie che sono nate e oltre due mesi di emozioni a mille”.
Vincent ha 16 anni e un grave disturbo della personalità. Come lo descriveresti?
“Un groviglio di sensazioni, molto comunicativo e molto istintivo, non ha freni di alcun tipo”.
Cosa ti è rimasto di lui in te?
“A dire il vero credo di aver lasciato io qualcosa a lui e non viceversa, ovvero la mia esperienza con la disabilità”.
I tuoi prossimi progetti?
“Sono su Sky Original con Security e uscirà “La scuola cattolica” di Stefano Mordini”.