Due intensi occhi scuri, un sorriso che mette ko e una bellezza mozzafiato: Serena Iansiti è questo ma non solo. E’ infatti l’attrice italiana del momento, un vero e proprio vulcano di intensità e bravura. È stata co-protagonista su Rai1 affianco a Lino Guanciale nella fiction in costume “Il Commissario Ricciardi”, dove interpretava la cantante lirica Livia Lucani, una donna passionale e sensuale che cercherà di fare breccia nel cuore del commissario napoletano Luigi Ricciardi. Inoltre proprio in queste settimane è una delle new entry del cast della sesta stagione di “Un passo dal Cielo”. Il suo personaggio, Carolina, è un vero e proprio tornado, soprattutto per il vice questore Vincenzo interpretato da Enrico Ianniello. Dei suoi successi, della sua brillante carriera, dei suoi esordi abbiamo parlato con lei.
Serena, partiamo dalla tua ultima fatica. Cosa ti ha spinto ad accettare di far parte della squadra di “Un passo dal cielo”, giunto alla sua sesta stagione?
“Il mio è sicuramente un personaggio molto divertente non appena arriva in scena, anche se nel corso della storia sarà molto interessante vedere come si evolverà. Avevo appena terminato “Il commissario Ricciardi” ed ecco arrivare “Un passo dal cielo” per vestire i panni di una donna molto interessante. E’ bugiarda, sfacciata, ironica, imbrogliona, smaliziata, con una grande faccia tosta, non segue le convenzioni sociali se non per i propri scopi personali; è un vero e proprio vulcano. E’ figlia di una famiglia benestante ma decide di farcela da sola e chissà se il suo “essere contro” verrà premiato”.
Cosa hai assaporato fino in fondo di quel tempo quasi sospeso in quelle montagne?
“Le Dolomiti sono state magiche, grazie alla luce solare riuscivano ad assumere sfumature davvero diverse di colore e dinnanzi a questa meraviglia ne rimanevo estasiata. La vita da montagna è sempre silenziosa, nonostante il continuo fluire di vita. In quei luoghi il tempo sembrava fermarsi, proprio come essere sospeso. Dopo il rigido lockdown, poter girare lì è stato un enorme regalo”.
Tu sei Carolina Volpi, la finta vegana che farà perdere il lume della ragione al commissario Nappi. Cosa puoi raccontarci di lei?
“Carolina sin da subito è incuriosita da Vincenzo, ancor prima di sapere il suo mestiere; riesce a intuire quanto lui possa essere simile ad una pentola a pressione. Si prendono vicendevolmente in simpatia, punzecchiandosi e facendosi anche qualche confidenza. Lei lo vede come uno di famiglia. Nel corso del tempo, grazie a Vincenzo, Carolina riuscirà a comprendere alcuni lati del proprio carattere e viceversa. Si trovano molto simpatici, anche se inizialmente non lo vogliono ammettere. Lei ha avuto un’educazione molto rigida e senza affetto”.
Recentemente ti abbiamo vista anche ne “Il commissario Ricciardi” nei panni di Livia Lucani. Come la descriveresti?
“Si sta già parlando di una seconda stagione e di questo ne sono molto contenta; per ora abbiamo raccontato i primi sei libri di De Giovanni. Quella che porto sul piccolo schermo è una donna molto fascinosa, di ricca famiglia e molto desiderata nella società e non solo. Nasconde in realtà una grande fragilità e diverse rotture nella sua vita la porteranno a connettersi maggiormente con sè stessa. Mi è sempre piaciuta la sua umanità, anche nei suoi aspetti negativi ma non solo; vuole infatti ricominciare a vivere, motivo per cui corteggia spudoratamente Ricciardi e ricomincia a cantare. Cerca di allontanarsi dal dolore tentando di rinascere e per lei il canto, una passeggiata per Napoli e il sole del Sud sono motivi di gioia”.
In entrambe queste fiction sei una donna molto sensuale e, mi permetto di aggiungere, molto bella. Fascino e bellezza possono andare a braccetto? Cosa rappresentano per te?
“Possono ma non sempre così. La bellezza è un involucro che fine a se stesso non porta a nulla; è il fascino che la crea. A volte una persona è bellissima nelle sue imperfezioni”.
Un altro ruolo molto interessante è quello di Angela Rosaria Martone, preparatissima dottoressa della scientifica, nella serie tv “I bastardi di Pizzofalcone”, in cui con grande delicatezza affronti l’omosessualità. Non è la prima fiction che affronta questo tema eppure c’è chi accetta e chi ancora no purtroppo. Come ti rapporti a questa tematica? Manca ancora molto a riguardo?
“E’ sicuramente un tema molto delicato ma che non dovrebbe essere più un tabù, bensì dovrebbe essere la normalità, eppure ancora non è così. Sono stati girati molti film e fiction ma ancora non c’è l’accettazione completa, ancora tanto razzismo e violenza. Quello che posso dire è che ho ancora speranza del fatto che possano essere accettati i gusti sessuali di ognuno perché solo così potremmo dire di vivere al meglio”.
Tu e la recitazione: come nasce questo legame? Era il tuo sogno?
“E’ sempre stato il mio sogno, sin da ragazzina; è una sorta di vocazione, di chiamata. Questo è sicuramente un mestiere difficile, che richiede tenacia e forza d’animo, oltre che una ricerca piuttosto intima con te stessa. E’ una forma di gioco serio che permette di vivere entrando nelle esistenze degli altri”.
Ne hai altri nel cassetto?
“Certamente. Tra pochi mesi sarò mamma e questo è un enorme regalo che la vita mi ha fatto. Mi piacerebbe tornare a viaggiare e conoscere culture e mondi diversi”.
I tuoi prossimi progetti?
“Uscirà la terza stagione de “I bastardi di Pizzofalcone”. Per il momento son ferma, in attesa della nascita del mio bambino/mia bambina ma spero di poter tornare in pista al più presto perché fare l’attrice è bellissimo”.